Contro stanchezza, affaticamento, debolezza, capelli e unghie fragili ecco cosa potremmo mangiare

pesantezza

Quante volte ci capita, specialmente nei cambi di stagione e superata una certa età, di avvertire un fastidioso senso di pesantezza? La mente sembra non essere così lucida, abbiamo continui cali di attenzione e la sensazione è quella di essere perennemente stanchi. Inoltre, sia a 50 anni che in adolescenza, potremmo ricevere strani segnali da unghie e capelli che improvvisamente sembrano più fragili. Proprio in tema di capelli e unghie fragili, ci sono pietanze ed alimenti che potrebbero aiutare proprio a donare loro nuovo vigore.

Eppure, la mancanza di energie, accompagnata da fenomeni di perdita di capelli o unghie fragili, potrebbero essere la spia di una condizione molto diffusa.

Non abbassiamo la guardia contro stanchezza, affaticamento, debolezza

Se la nostra condizione fisica e la nostra brillantezza cognitiva non sembrano rispondere come vorremmo, la causa potrebbe essere legata all’anemia. Per anemia si intende la condizione per cui i globuli rossi sono in numero inferiore rispetto al normale e con un basso contenuto di emoglobina. Tanto è vero che i soggetti che soffrono di anemia presentano non solo uno scarso numero di globuli rossi, ma questi ultimi sono anche di minori dimensioni e con colore slavato.

Esistono molte forme di anemia, anche legate a difetti genetici, come l’anemia mediterranea, o talassemia, o l’anemia falciforme. Eppure le forme più diffuse di anemia non sono legate alla genetica, quanto ad alcune scelte sbagliate. Basti pensare che l’anemia maggiormente diffusa è quella sideropenica, ovvero, letteralmente, da carenza di ferro. Questo vuol dire che l’organismo ha scarsi livelli di ferro dettati da un’ingente perdita di sangue o da un’alimentazione sbagliata.

Dieta di ferro

Pertanto, contro stanchezza, affaticamento, debolezza, così come in caso di unghie e capelli deboli, potremmo aiutarci con la dieta. Il concetto della dieta amica della salute è fondamentale, come nel caso, ad esempio, dei pesci considerati poveri ma grandi alleati delle ossa. Nell’anemia sideropenica gioca un ruolo fondamentale il ferro, che si suddivide in eme e non eme. Il primo è quello reperibile nel mondo animale, come la carne rossa magra, ma anche carni bianche, come pollo e tacchino, o pesci, quali salmone e tonno. Inoltre, anche se non tutti ne vanno matti, il ferro abbonda in alimenti come le frattaglie e, nello specifico, il fegato di manzo, che vanta anche un buon apporto di vitamina D.

Il ferro non eme è quello che invece troviamo negli alimenti vegetali, come i legumi, che è di assimilazione più complessa. Tuttavia gli esperti consigliano di mangiare legumi, cereali e verdure assieme ad alcuni nutrienti per massimizzare l’assimilazione di ferro. Tra questi vengono suggeriti la vitamina C, la vitamina A e la cisteina.

Dovute raccomandazioni

Ad ogni modo, è sempre bene ricordare che le scelte alimentari non vanno prese sotto gamba perché potrebbero incidere in modo determinante sul fisico. Sempre bene, dunque, rivolgersi ad un esperto per un consiglio competente ed efficace.

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