Sono molte le persone che ogni anno seguono cure o particolari diete per contrastare problemi legati all’ipertensione arteriosa. Tale condizione è ascrivibile a cause multifattoriali che coinvolgono non solo elementi legati alla familiarità, ma anche abitudini e stile di vita. È importante tenere sotto controllo questi sbalzi in quanto le alterazioni della pressione possono avere ricadute sull’intero sistema cardiocircolatorio aumentando il rischio di malattie cardiache. Sul piano della dieta e dell’alimentazione, alcuni ricercatori hanno effettuato dei recenti studi molto interessanti che di seguito vogliamo illustrare. Contro picchi di pressione alta e tachicardia ecco il condimento ideale per non mangiare insipido.
Le tutele sanitarie ed economiche per ci soffre di pressione alta
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L’ipertensione può essere un problema clinico talvolta estremamente invalidante sul piano lavorativo e della vita quotidiana. In termini di tutela della salute e del benessere della persona, esistono diverse forme di sostegno che lo Stato garantisce a chi soffre di simili disturbi. Abbiamo infatti precedentemente illustrato quali sono le 3 agevolazioni economico.sanitarie per chi soffre di pressione. Le persone che manifestano problematiche simili necessitano di cure specifiche per fare in modo che il disturbo non si acuisca nel tempo. Come abbiamo accennato, l’ipertensione potrebbe determinare a medio e lungo termine problemi all’apparato cardiocircolatorio da non trascurare. Non a caso, in un precedente articolo, abbiamo spiegato quali sono i valori di pressione alta preoccupanti per l’insorgenza di infarto o ictus. Tenendo ben a mente l’importanza del monitoraggio medico e specialistico, un importante aiuto può provenire anche dall’alimentazione.
Contro picchi di pressione alta e tachicardia ecco il condimento ideale per non mangiare insipido
Uno degli aspetti che spesso lamentano le persone che devono tenere a bada la pressione, è una dieta in cui scarseggia il sale. A volte manca quel tocco di sapore in più alle pietanze che non permette di gustarle a pieno. Uno studio scientifico pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha portato delle evidenze interessanti su dei condimenti alternativi al sale. I ricercatori hanno scoperto che una valida alternativa all’aggiunta di sale per dare carattere ai cibi prevede l’utilizzo delle spezie.
Utilizzando 1,3 cucchiaini di erbe o spezie al giorno, i partecipanti del gruppo sperimentale registravano una pressione sanguigna più bassa dopo sole 4 settimane. L’impiego delle spezie in cucina, potrebbe non solo ridurre l’aggiunta di sale, ma dare un sapore estremamente gradevole alle pietanze. Dal basilico al timo, dalla cannella alla curcuma, le erbe e spezie erano di 24 varietà differenti ed impiegate nei vari pasti della giornata. Dai dati emersi, i ricercatori hanno notato che tanto la pressione sistolica quanto quella diastolica, registravano un calo. Questo suggerisce sicuramente delle indagini più approfondite sull’interessante esito della ricerca.
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