La sindrome metabolica è una problematica che colpisce molte persone e che porta a varie complicazioni. Tra queste, abbiamo innalzamento dei trigliceridi, glicemia alta, ipertensione, obesità, riduzione del colesterolo HDL e altre. Una sintomatologia, quella appena descritta, che potrebbe portare a un elevato rischio cardiovascolare e al diabete.
Le motivazioni che danno vita a una sindrome metabolica (a un metabolismo eccessivamente lento) sono diverse e ancora oggetto di studio degli esperti. Una ricerca, però, ha messo in luce i legami tra questo disturbo e l’insonnia. Secondo i dati raccolti dagli studiosi, contro metabolismo lento e diabete potrebbe aiutare moltissimo risolvere questo problema collaterale. Il motivo sarebbe che dormendo poco aumentiamo lo stress ossidativo, provocando infiammazioni diffuse in tutto il nostro organismo.
La ricerca che ha fatto nuova chiarezza sulle cause di questa sindrome
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Come riportato sulle pagine della Fondazione Veronesi, è stata l’Università di Seul a proporre uno studio sui punti di contatto tra sonno e sindrome metabolica. La ricerca ha preso come campione 133.608 soggetti, sia donne che uomini. Il campione è stato formato grazie a uno studio precedente, lo studio Hexa. Questa indagine demografica aveva raccolto dati sulla situazione sanitaria del popolo coreano, tra il 2004 e il 2013.
I ricercatori dell’Università di Seul hanno notato sensibili differenze tra i soggetti abituati a dormire almeno 6-7 ore al giorno e chi ne dormiva meno. In particolare, gli uomini che dormivano meno di 6 ore avevano mediamente una circonferenza addominale maggiore e presentavano più spesso sindrome metabolica. Nelle donne, invece, la sindrome metabolica era più contenuta, sebbene presentassero anche loro un girovita mediamente più ampio. Questo solo parametro è stato ritenuto valido, dai ricercatori, per asserire che chi dorme poco aumenterebbe il rischio di malattie cardiovascolari. Di contro, la ricerca ha evidenziato che anche dormire troppo può portare spiacevoli conseguenze. Dormire oltre le 10 ore al giorno risulterebbe comunque associato a un metabolismo più lento.
Contro metabolismo lento e diabete potrebbe aiutare moltissimo risolvere questo problema collaterale
Dormire troppo poco aumenterebbe lo stress ossidativo e di conseguenza la probabilità di infiammazioni. Inoltre, spingerebbe anche a mangiare più di quanto necessario e, in generale, a controllare di meno gli impulsi. Conseguentemente, dormire poco aumenterebbe i rischi di avere un metabolismo lento, di aumentare trigliceridi e glicemia (quindi il rischio di diabete) e i rischi cardiovascolari. Per ridurre queste ipotesi, sarebbe bene portare il proprio sonno a un regime di 6-7 ore giornaliere. Esistono anche rari casi in cui un sonno più corto risulta comunque profondo ed efficace. Per calibrare bene il ritmo sonno-veglia in relazione al proprio benessere, è bene in ogni caso parlare con il proprio medico.
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