I momenti “no” possono capitare e la motivazione è da ricercare in una varietà di cause: da una banalità alle cose più gravi. Il “problema” è se questi sintomi che influiscono negativamente sulla quotidianità persistono per diverso tempo. In quel caso sarebbe giusto consultare il proprio medico di fiducia che conoscendo la nostra anamnesi saprà dare una valutazione più adeguata.
L’astenia è quel momento in cui si perdono le energie e ci si sente fiacchi, e non si ha la voglia di fare nulla. Di solito si starebbe ore e ore sul letto a riposare proprio perché si sente il bisogno. Di contro, l’insonnia è quella condizione in cui nonostante la stanchezza mentale e fisica non si riesca a dormire. Si fa fatica ad addormentarsi e qualora si riesca la qualità del sonno è molto disturbata.
A tal proposito, consigliamo di rivolgersi al medico per un consulto come anticipato, ma l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in questo. E non solo, anche lo stile di vita. È chiaro che se prima di andare a letto compiamo determinate azioni di cui abbiamo già parlato, il sonno non sarà piacevole.
Come dicevamo, il regime alimentare è importante e contro insonnia e astenia ecco il frutto di stagione ricco di antiossidanti e profumato.
Il chinotto
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No, non stiamo parlando della bevanda ma del frutto con il quale la bevanda è fatta. Il chinotto è un frutto del Citrus myrtifolia, classificato come agrume proprio come il limone, l’arancia e il pompelmo. Si dice che sia una sorta di mix tra l’arancia e il limone.
Trattandosi di un agrume, è ricco di antiossidanti e di vitamina C ma anche di beta-carotene. Per quanto riguarda il periodo migliore di raccolta, risulta essere questa la stagione. Si raccoglie da settembre fino a dicembre, in cui i frutti raggiungono il massimo livello di maturazione.
Contro insonnia e astenia ecco il frutto di stagione ricco di antiossidanti e profumato
Il chinotto è un toccasana per i suoi contenuti di vitamine e antiossidanti ed è consigliato come rimedio contro insonnia, astenia, stanchezza delle gambe e anche per problemi di digestione. Di quanto sia prezioso ne parla anche il Presidio di Slow Food, un progetto nato per tutelare le tradizioni e le specialità del nostro territorio. Anche se non si tratta di una denominazione certificata come I.G.P. o D.O.P., il progetto ha un suo seguito.
In Italia poche Regioni coltivano il chinotto e queste sono la Liguria, la Sicilia, la Calabria e la Toscana. Ribadiamo, comunque, che per un consulto sulla sua assunzione sarebbe opportuno rivolgerci al medico.