Contro il caro bolletta del gas prepariamo la pasta in questi modi alternativi ma facilissimi

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Quando prepariamo la pasta seguiamo sempre una stessa logica. L’ordine delle cose che dobbiamo fare è proprio chiaro a tutti: prendiamo una pentola e la riempiamo di acqua fredda.

Di solito, dovremmo mettere un litro d’acqua ogni 100 grammi di pasta. Di conseguenza, per le grandi occasioni in cui ci sono tante persone a tavola ci serve una pentola davvero grande. In seguito, dopo che l’acqua comincia a bollire, versiamo il sale e poi la pasta. Controlliamo sistematicamente i minuti di cottura e uno o due prima della fine facciamo saltare la nostra pasta nella padella in cui abbiamo preparato un sugo.

Ecco, a grandi linee questa è la procedura che tutti gli italiani seguono quando preparano la pasta. Tuttavia, moltissimi italiani ignorano che esistono altri modi con cui preparare la pasta. Infatti, contro il caro bolletta del gas potremmo preparare la pasta diversamente dal solito, vediamo come.

Pentola a pressione e cottura passiva

Il grande chef Scabin ha proposto agli amanti della buona cucina un’ottima ricetta: spaghetti pomodoro e spinaci. La grande novità introdotta dallo chef, però, non riguarda solo l’abbinamento bizzarro del sugo. Infatti, ha cotto gli spaghetti in una pentola a pressione con soltanto un ottavo del sale che normalmente usiamo. Con questa cottura si usa meno gas e meno acqua.

Un altro metodo alternativo della cottura della pasta è definito come cottura passiva. In sostanza, questa cottura consiste nel versare la pasta nell’acqua bollente. Si lascia poi bollire l’acqua per due o tre minuti e poi si spegne completamente il fuoco.

Si mette un coperchio sulla pentola e si lascia finire la cottura come indicato sulla confezione. Anche in questo modo si riduce il consumo di gas perché si spegne velocemente la fiamma.

Contro il caro bolletta del gas prepariamo la pasta in questi modi alternativi ma facilissimi

Ci sono almeno altri tre modi per cuocere la pasta. Per chi la ama molto al dente proponiamo la cosiddetta cottura espressa. Si versa la pasta nell’acqua bollente e si comincia a mescolare velocemente l’acqua per tutto il tempo della cottura. Si scola anche tre o quattro minuti prima della fine, perché pare che con l’agitamento costante dell’acqua la pasta cuocia prima. Certo, si tratta comunque di una pasta molto al dente, ma noi italiani sappiamo apprezzarla per davvero.

Un ulteriore modo è la cottura risottata. In pratica, si prende solo una padella e si inserisce la pasta direttamente nel sugo. Si aggiunge a poco a poco l’acqua e si cucina la pasta proprio come un risotto. In questo modo evitiamo di accendere due fiamme del gas per pasta e sugo e, di conseguenza, risparmiamo.

Infine, c’è la doppia cottura. Si fa cuocere la pasta per la metà del tempo indicato sulla confezione e poi la si fa raffreddare. Poi, quando siamo pronti per mangiare, la facciamo scottare per altri 60 secondi in pentola e la pasta è pronta.

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