Ritorniamo sull’ argomento contributi, finanziamenti e agevolazioni per le start up innovative per ulteriori approfondimenti.Il Decreto Rilancio ha introdotto una serie di misure vantaggiose per le nuove imprese innovative. Con un emendamento approvato in Commissione Bilancio, lo stesso ha previsto un finanziamento anche da parte del Fondo Nazionale Innovazione. Inoltre, è salita la soglia di deducibilità fiscale al 50% per gli investitori privati, che è passata da 100 a 300mila euro. Quindi, in generale, il D.L. Rilancio ha introdotto contributi, finanziamenti e agevolazioni per le start up innovative. Dunque, si è concentrato su nuovi benefici sia per investitori italiani che stranieri che pensano di trasferirsi in Italia per sostenere l’ecosistema delle start up innovative. Dette misure mirerebbero, quindi, a rafforzare il panorama delle nuove imprese che fanno innovazione, soprattutto in fase di ripresa dall’emergenza coronavirus. Vediamo quali sono le principali novità sul punto.
Vantaggi per le start up innovative grazie al Decreto Rilancio
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Molte delle novità in discorso sono contenute nell’articolo 38 del decreto. Innanzitutto, il termine di permanenza nella sezione speciale del registro imprese, è stato prorogato di 12 mesi. Ne deriva che la qualifica di startup innovativa (con tutte le agevolazioni che ne conseguono) vale per 6 anni e non più 5. Sono prorogati di 12 mesi anche tutti gli eventuali termini di decadenza per l’accesso agli incentivi pubblici.
Le agevolazioni per investitori
E’ prevista, poi, una nuova detrazione fiscale al 50%, fino a un tetto di spesa di 100mila euro destinato a salire fino a 300mila euro. Ciò, per le persone fisiche che investono in startup innovative, direttamente oppure tramite organismi di investimento collettivo. L’investimento va mantenuto per almeno 3 anni. In caso contrario, però, si decade dal beneficio e si deve restituire quanto già utilizzato, con interessi legali. E’ stata, inoltre, come anticipato, potenziata l’agevolazione per favorire l’ingresso in Italia di imprenditori innovativi. Il visto per investitori, viene concesso per investimenti in startup innovative pari ad almeno 250mila euro, mentre prima il minimo ammontava a 500mila euro.
Benefici
Il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo innovative, aggiornato dalla manovra 2020, è esteso alle spese per contratti di ricerca stipulati con startup innovative. L’agevolazione è al 12% mentre le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta fino al 150% del loro ammontare.
Finanziamenti
Abbiamo visto, quindi che il Decreto Rilancio ha introdotto nuovi contributi, finanziamenti e agevolazioni per le start up innovative. Per quanto attiene ai finanziamenti, sono previste risorse aggiuntive pari a 100 mln di euro per il finanziamento agevolato alle startup innovative. Di detto ammontare, 10 milioni sono contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels.
A questi si aggiungono altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative, con l’obiettivo di potenziare gli ecosistemi per l’innovazione. Vi sono, poi, 200 mln di euro destinati a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi. Nella lista rientra: l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso. Infine, vi sono ulteriori 200 mln del Fondo di Garanzia PMI da destinare a detti tipi di imprese innovative.