Conto corrente in rosso: attenzione alle nuove regole che ti fanno rischiare grosso

Conto corrente in rosso

Se il tuo conto corrente va in rosso, attento alle nuove regole europee che ti possono mettere nei guai. Scopri cosa succede, quali sono i rischi e come evitarli.

Ti è mai capitato di andare in rosso sul conto corrente? Si tratta di una situazione in cui spendi più di quanto hai a disposizione, andando in scoperto. In termine tecnico si tratta di uno sconfinamento di conto. Può accadere per un errore di calcolo, per un ritardo nell’accredito dello stipendio o per una spesa imprevista. In ogni caso, il rosso sul conto corrente ha delle conseguenze sia per te che per la banca.

Le nuove regole europee che rendono più facile finire in default

Andare in rosso di conto adesso ha conseguenze più pesanti rispetto a un paio di anni fa. Per te, significa dover pagare degli interessi moratori alla banca e non poter effettuare altre operazioni bancarie. Per la banca, significa avere un credito esposto verso di te, che potrebbe non essere rimborsato. Per questo motivo, le banche sono tenute a seguire delle regole europee che stabiliscono quando e come considerare un cliente in default, cioè inadempiente.

Infatti, a partire da gennaio 2021 sono cambiate le regole per chi va in rosso col conto corrente. Prima, per finire in default con la banca dovevi avere un debito superiore a una certa soglia e non pagarlo per oltre 90 giorni. Oggi, invece, basta andare in rosso di 100 euro, per le persone fisiche o le piccole imprese, e superare l’1% del totale delle esposizioni debitorie.

Conto corrente in rosso, ecco cosa accade

Appena vai in debito, la banca dovrebbe bloccare gli addebiti automatici sul conto scoperto. Questo significa che se hai delle bollette, delle rate di un finanziamento o del mutuo da pagare tramite domiciliazione bancaria, la banca non ti permette di addebitarle sul conto. Le conseguenze sono gravi: rischi di essere moroso con i tuoi fornitori di servizi o con le altre banche e di danneggiare il tuo rating creditizio. E se resti in rosso per più di tre mesi consecutivi, la banca ti segnala alla Centrale dei Rischi come cattivo pagatore.

Quindi è molto meglio evitare di avere il conto corrente in rosso. Se prevedi di avere delle spese superiori alla tua disponibilità, puoi usare strumenti come il fido, il prestito personale o la cessione del quinto. Questi strumenti permettono di coprire lo scoperto e di evitare il blocco degli addebiti automatici. Mentre chiudere un conto in rosso non è una bella idea. La banca te lo impedisce, ovviamente, finché non hai saldato il debito con la banca, pagando gli interessi moratori.

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