Alcune delle principali banche italiane sono sotto attacco da parte degli hacker. I truffatori informatici, infatti, escogitano modalità sempre più sofisticate per tentare di accedere ai nostri conti bancari. Con l’obiettivo di svuotarli ed arricchirsi alle nostre spalle. Negli ultimi giorni, alcuni esperti di sicurezza informatica hanno scoperto dei siti clone di tre delle principali banche italiane. A stupire gli addetti ai lavori è l’elevata qualità della truffa che sembra davvero studiata nei minimi particolari. In questo articolo cercheremo di capire come possiamo difenderci dalle truffe ed evitare di trovare il nostro conto svuotato da bande criminali. Insomma, con i conti correnti in pericolo, fai attenzione a questi 3 segnali che potrebbero svelare una tentata truffa.
Attenzione ai siti delle banche
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Quando accediamo al nostro conto corrente, poniamo particolare attenzione al percorso per raggiungerlo. Non dobbiamo mai utilizzare alcun link, soprattutto se contenuto in messaggi e-mail, WhatsApp o sui social. La modalità di truffa più usata è proprio quella di utilizzare dei finti siti che somigliano in tutto e per tutto a quelli delle principali banche. In questo modo, i truffatori, possono ottenere i codici di accesso proprio dai clienti. Una buona norma è quella di digitare sempre l’indirizzo del sito della nostra banca direttamente nella barra del browser. Una volta raggiunta la pagina, verifichiamo che funzioni correttamente provando a cliccare sui link interni. Un sito clone, spesso, non ha queste funzionalità. Se il sito non consente l’accesso a pagine informative, è bene evitare di inserire i nostri dati.
Controlla la connessione
Oggi, con i conti correnti in pericolo, fai attenzione a questi 3 segnali se vuoi evitare brutte sorprese. I siti ufficiali degli Istituti bancari utilizzano un protocollo sicuro di trasmissione dei dati. Questa modalità di comunicazione garantisce, quindi, che le nostre informazioni personali rimangano riservate. Verifica due requisiti essenziali per una connessione sicura con la tua banca. Il primo è la presenza dell’acronimo HTTPS prima dell’indirizzo della banca. Il secondo è che questo indirizzo sia esattamente quello del sito ufficiale dell’Istituto. Se così non fosse è meglio diffidare e contattare il servizio clienti per informare la banca dei nostri sospetti.
Conti correnti in pericolo, fai attenzione a questi 3 segnali
Il terzo aspetto a cui fare attenzione sono gli eventuali errori grammaticali presenti sul sito della banca. Gli Istituti, infatti, investono ingenti capitali in marketing e comunicazione. Per questo è praticamente impossibile che i loro siti presentino errori o frasi sconnesse. Invece, gli errori sono molto frequenti nei siti pirata. Un ulteriore campanello d’allarme che deve spingerci a non procedere su quel sito e denunciare l‘accaduto. Queste truffe sono sempre più frequenti ma potrebbero avere vita breve. Le nuove normative comunitarie PSD2 e PSD3 stanno aprendo le porte a nuove tecnologie e modalità di comunicazione tra le banche. Un fenomeno che prende il nome di “open banking” di cui avevamo parlato in un recente approfondimento.