Il cachi viene chiamato anche kaki o loto. Si tratta di un frutto delizioso che può essere alla vaniglia, duro o morbido.
Il consumo in purezza è il più diffuso. Lo mangiamo usualmente come frutto in pezzi o con il cucchiaino. Ha proprietà importanti ma anche qualche controindicazione.
I cachi sono ricchi di fibre e per questo favorirebbero la motilità intestinale. Tuttavia un consumo eccessivo potrebbe indurre diarrea. Inoltre è un frutto molto zuccherino e per questo sarebbe sconsigliato a chi soffre di diabete o obesità. È utile precisare però che 100 grammi di kaki apportano 70 calorie e nessuna traccia di colesterolo.
Come conservare i cachi sott’olio seguendo l’antica ricetta della nonna
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Le nonne sapevano bene come conservare i sapori stagionali per diversi mesi, così da poter deliziare i palati in ogni periodo dell’anno. Il modo migliore è conservare i cachi in barattolo per l’inverno e creare un prodotto sfizioso da usare in tanti modi diversi.
Dobbiamo avere 2 chili di kaki duri, non ancora del tutto maturi. Prendiamo poi un litro di aceto e uno di vino bianco. Portiamo ad ebollizione aceto e vino con un cucchiaio di sale. Laviamo bene e affettiamo i cachi con uno spessore di circa 3 millimetri, eliminando i semi. Quando il mix alcolico bolle, caliamo i cachi e lasciamo cuocere per 5 massimo minuti. Invasiamo i kaki freddi, iniziando con dell’olio sul fondo del barattolo ben sterilizzato e alternando il frutto con origano, aglio tritato e sale. Per chi ama il piccante, è possibile inserire dei pezzi di peperoncino fresco privati dei semi. Il prodotto potrà essere gustato dopo un mese e dovrà essere consumato entro 5 giorni dall’apertura. Questa conserva può essere un ottimo contorno per piatti a base di carne o pesce. Ideale anche in accompagnamento con formaggi e ricotta per un antipasto originale.
In agrodolce e sotto grappa
Oltre alla ricetta tradizionale per conservare i cachi sott’olio, è possibile sfruttare questo frutto per altre preparazioni. Se si desidera un gusto agrodolce, si può scegliere una ricetta che utilizza 500 millilitri di aceto di mele, 200 millilitri di olio e 100 grammi di zucchero per 1 chilo di kaki. Questa volta dovremo portare ad ebollizione l’aceto, l’olio, lo zucchero, uno spicchio d’aglio, 5 grammi di sale e una foglia di alloro. Immergiamo i cachi quando bolle e poi estraiamoli conservando il liquido. Eliminiamo l’aglio e l’alloro e uniamo il liquido con i cachi. Lasciamoli coperti in infusione per 24 ore.
Il giorno dopo potremo invasare e consumarli sempre dopo un mese. Un’altra idea strabiliante è quella di avvolgere i cachi interi con carta assorbente imbevuta di grappa. Occorre circa mezzo cucchiaio di liquore per ogni frutto. Il caco deve essere acerbo, duro e senza ammaccature. Ogni frutto coperto dalla carta alla grappa deve essere inserito in un sacchetto per alimenti e ben chiuso. Conserviamo in luogo fresco per 15 giorni e potremo gustare una delizia inaspettata. Si possono servire affettati e conditi con olio e sale, ideali per accompagnare formaggi morbidi o crostini con salumi artigianali.