La primavera è sempre più vicina e, con essa, le belle giornate che rendono il verde di casa sicuramente più folto e rigoglioso. Grandi distese di prato erboso verde, siepi e piante ornamentali di ogni tipo temono, però, l’arrivo di un piccolo animaletto. Si tratta ovviamente della talpa, un ospite tanto temuto da chi coltiva orti e giardini.
Sembrerebbe possibile individuare almeno 9 specie di talpa con caratteristiche e abitudini alimentari (e non) molto diverse. Tuttavia, sono 3 le specie più comuni in Italia, conoscere queste abitudini delle talpe aiuterebbe ad allontanarle da orto o giardino, vediamo quali sono.
Occorre, però, prestare sempre attenzione a non confondere le talpe con questi altri roditori che scavano il giardino.
Una precisazione importante sulle specie più diffuse
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L’Italia è popolata da 3 specie principali: la talpa europea, la talpa caeca o ceca e quella romana. Molto semplicemente, la talpa romana è la più grande e peserebbe circa 150 grammi. Ama nutrirsi di lombrichi, ma predilige anche molluschi, chilopodi e insetti vari.
La talpa europea è di dimensione leggermente inferiore e il suo peso sembrerebbe compreso tra i 60 e i 120 grammi. Essa si nutrirebbe all’80% di lombrichi e, in piccola parte, di larve, insetti e lumache. Questa si distingue perché ha occhi abbastanza grandi, nascosti da pelo.
La talpa caeca o ceca è la più piccola delle 3 e peserebbe meno di 100 grammi. La palpebra è completamente attaccata agli occhi e renderebbe difficile individuarli e ama nutrirsi di lombrichi.
Fortunatamente, tutte queste soluzioni naturali allontanerebbero le talpe senza fargli del male.
Conoscere queste abitudini delle talpe aiuterebbe ad allontanarle ed evitare buchi in giardino o danni alle piante
La talpa europea, in particolare, sembrerebbe tra le più diffuse. Essa non è solita abbandonarsi al letargo in inverno. In genere, alterna circa 4 ore di attività a 4 di riposo e la sua presenza inizia a essere visibile già dalle prime ore dell’alba.
In genere queste specie hanno una vita compresa tra i 3 e i 4 anni e raramente raggiungono i 6 anni d’età.
Per allontanarle tutte sembrerebbe opportuno, dapprima, individuare quali sono i tunnel attivi e quali, invece, la talpa utilizza per cibarsi. Una vola individuate le protuberanze del terreno, dobbiamo premerle per ricompattarle. La talpa riparerà solo quelli attivi.
Una possibile soluzione sembrerebbe collocare delle feci di cane o gatto in prossimità dei fori attivi, per far avvertire la presenza di un predatore. Anche far girare trottole od oggetti vibranti in questa zona dovrebbe spaventare l’animale e spingerlo altrove.