Negli ultimi 50 anni l’aumento progressivo delle temperature ha portato ad una maggiore frequenza di fenomeni ambientali e climatici estremi. Tra questi eventi spiccano sicuramente le ondate di calore, caratterizzate da periodi di 2 o 3 giorni di caldo intenso, umido o secco, e senza vento.
Questo fenomeno è una delle cause principale dei cosiddetti colpi di calore, o insolazioni. Essi avvengono quando la temperatura corporea raggiunge 40-41 gradi molto rapidamente, ossia nell’arco di 15 minuti. Oltre a provocare debolezza, abbassamento della pressione, vertigini, mal di testa e disidratazione, potrebbero causare collassi e, nei casi più gravi, coma o morte. Le ondate di calore rappresentano, quindi, una vera e propria minaccia per la salute delle persone, soprattutto di anziani e bambini.
Per fronteggiare queste situazioni e prevenire eventuali problemi di salute in genere si consiglia di:
- uscire solo nelle ore più fresche della giornata, ossia prima delle 11:00 e dopo le 18:00;
- evitare di sostare a lungo sotto il sole;
- vestirsi con abiti comodi e leggeri;
- idratarsi costantemente e bere almeno 2 litri di acqua al giorno;
- alimentarsi con pasti leggeri, a base di frutta verdura, pesce e carne bianca, evitando condimenti piccanti.
Oltre a seguire questi consigli, è importante anche aerare la casa nella maniera corretta, evitando comportamenti controproducenti. Nelle prossime righe scopriremo nel dettaglio cosa bisogna fare in merito.
Condizionatori e ventilatori potrebbero far male non solo al portafoglio, ma anche alla salute se utilizzati in questo modo
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Per rinfrescare al meglio la nostra abitazione si consiglia innanzitutto di aerarla durante la notte e al mattino presto. Questo ci permetterà di far entrare aria fresca evitando l’ingresso diretto dei raggi solari. Oltre a fare questa semplice operazione, si potrebbe rinfrescare la casa anche con l’aiuto di alcuni elettrodomestici, come ad esempio i condizionatori. Questi ultimi, però, prima di essere azionati andrebbero controllati e puliti bene per scongiurare malfunzionamenti o una proliferazione di germi e batteri. Una volta accesi, poi, bisognerebbe regolarli ad una temperatura tra i 25 ed i 27 gradi per evitare eccessivi sbalzi di temperatura con l’esterno.
Un altro strumento efficace potrebbe essere il ventilatore. Quest’ultimo andrebbe regolato in maniera tale da far circolare l’aria in tutto l’ambiente e, quindi, non va indirizzato direttamente sulle persone. Infatti il ventilatore stimolerebbe una maggiore sudorazione, aumentando quindi il rischio di disidratazione. Inoltre, dal momento che non è in grado di abbassare la temperatura, ma solo di smuovere l’aria, esso non va utilizzato con temperature superiori ai 32 gradi.
Attenzione ai consumi e alle bollette
Quindi, abbiamo appena visto che condizionatori e ventilatori potrebbero far male ed addirittura essere controproducenti in certe situazioni. In ogni caso, entrambi hanno i loro pro e contro, soprattutto per quanto riguarda il consumo di energia. Infatti, se è il condizionatore lo strumento più efficiente per rinfrescare la casa, d’altro canto potrebbe consumare fino a 15 volte tanto rispetto al ventilatore. Quindi, prima di capire come e per quanto tempo utilizzare questi elettrodomestici, è importante anche farsi due conti in tasca.
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