Il condòmino rumoroso ha provato a difendersi dicendo che in realtà il rumore provocato non era così intenso e si poteva parlare di tenuità del fatto. Invece il processo si è concluso con una condanna a 7.500 euro per danno da rumore in condominio, perché il silenzio è d’oro anche per un solo condomino.
Quali sono le regole per il rumore in condominio?
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La regola è contenuta nell’art. 844 codice civile secondo cui i rumori non devono superare la soglia di normale tollerabilità. È un principio volutamente generale in modo che il giudice possa adattarlo ai singoli casi concreti.
Una novità di cui tutti possono avvalersi
La novità di questo caso sta nel fatto che un solo condomino si era lamentato del disturbo della quiete. Di solito i tribunali riconoscono che c’è disturbo della quiete se viene disturbato un numero elevato di vicini. In questo caso invece l’azione legale partiva da un solo condomino. Ciò ha portato a una condanna a 7.500 euro per danno da rumore in condominio, perché il silenzio è d’oro anche per un solo condòmino.
A tanto può arrivare chi si trova in questa situazione.
Come fare a far valere il proprio diritto al riposo
Anche se a lamentarsi era un solo condòmino, i giudici hanno ritenuto che era stato alterato il ritmo sonno veglia di quella famiglia. Questo è il primo elemento da mettere in risalto nella propria denuncia per disturbo della quiete pubblica.
Qualsiasi condòmino può presentare denuncia
Sembra scontato, invece è una precisazione importante. Quello che permette di fare denuncia è la qualità di condòmino. Basta essere proprietari di un appartamento in quel complesso immobiliare, ma non è necessario viverci stabilmente. Nel caso che abbiamo citato, chi si lamentava aveva la residenza altrove. Però ha vinto ugualmente la causa perché essere proprietario di un appartamento autorizza a pretendere la quiete in quello stabile, anche senza viverci tutti i giorni.