Le principali cause del ribasso dell’oro arrivano tutte da Oltreoceano. Da un lato la forza del dollaro che sembra non avere limiti. Basti pensare che il dollar index ha toccato livelli che non vedeva da circa 20 anni. Inoltre, l’imminente riunione della Fed degli Stati Uniti, durante la quale verrà annunciato un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base, ha determinato una pausa su un possibile aumento del prezzo dell’oro.
Nonostante qualche indizio di ripresa di cui avevamo parlato settimana scorsa, quindi, la settimana è stata, almeno nella prima parte, tutta in discesa. Tuttavia, con un colpo di coda l’oro ha evitato il tracollo. Quale potrebbe essere il futuro del metallo prezioso?
Prima di passare all’analisi grafica, una nota statistica. Si è concluso un mese che sarebbe dovuto essere rialzista per l’oro, ma purtroppo non è stato così. Il mese di maggio, invece, presenta molte incertezze visto che la probabilità di chiudere al rialzo è solo del 53%.
Con un colpo di coda l’oro ha evitato il tracollo. Quale potrebbe essere il futuro del metallo prezioso secondo l’analisi grafica?
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 29 aprile in ribasso dell’1,08% rispetto alla seduta precedente a quota 1.911,7 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso dell’1,17%.
Time frame giornaliero
La proiezione in corso è ribassista e punta verso l’obiettivo in area 1.855 dollari (II obiettivo di prezzo). Un’eventuale chiusura giornaliera inferiore a questo livello, poi, potrebbe aprire le porte a una continuazione del ribasso fino alla massima estensione ribassista in area 1.781 dollari (III obiettivo di prezzo).
Fermo restando il minimo segnato nel corso della seduta di giovedì, i rialzisti potrebbero prendere il sopravvento nel momento in cui dovessimo assistere a una chiusura giornaliera superiore a 1.912,8 dollari.
In questo caso l’oro potrebbe spingersi fino ai massimi annuali in area 1.980 dollari e poi a seguire oltre quota 2.000 dollari.
Time frame settimanale
Settimana scorsa scrivevamo:
Il segnale rialzista di cui parlavamo settimana scorsa (chiusura settimanale superiore a 1.952,3 dollari) è stato prontamente negato e adesso potrebbe prendere il sopravvento la proiezione ribassista (linea continua).
Solo un immediato recupero di questo livello in chiusura settimanale potrebbe favorire una nuova ripartenza al rialzo verso gli obiettivi indicati dalla linea tratteggiata.
Il recupero non c’è stato e il ribasso potrebbe continuare. Tuttavia, non dimentichiamo che la chiusura settimanale è stata lontana dai minimi, un segnale molto interessante.
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