La normativa previdenziale tutela i soggetti più fragili e tra questi anche la lavoratrice madre. La mamma, che deve occuparsi della salute e della cura dei propri figli ha maggiori difficoltà nel lavoro. Molto spesso la lavoratrice decide di interrompere il lavoro, soprattutto quando i figli sono molto piccoli. O è costretta a farlo perché non trova altre alternative per garantire alla prole le giuste cure. Ma non tutte sanno che con queste misure chi ha avuto figli può avere degli sconti sulla pensione.
La Legge Dini tutela le mamme
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La prima misura che vale la pena esaminare è quella contenuta nella Legge Dini del 1995. Per le mamme sono previste diverse agevolazioni dal punto di vista previdenziale. Come, ad esempio, il poter avere contribuzione figurativa se si dedicano periodi all’educazione dei figli.
La più importante, però, sembra essere quella che prevede uno sconto sull’età di accesso alla pensione di vecchiaia. Premettiamo fin da subito, però, che si tratta di un provvedimento applicabile solo a chi ricade interamente nel sistema contributivo. Ovvero per le lavoratrici che hanno lavorato a partire dal 1996 o che hanno scelto il computo in Gestione Separata.
Quando spetta lo sconto sull’età?
Bisogna fare attenzione nel diritto del riconoscimento dello sconto in questione. Spetta anche alle lavoratrici che scelgono, per il calcolo della pensione, l’opzione contributiva prevista dalla stessa Legge Dini. Mentre, invece, non spetta a chi utilizza l’Opzione donna per poter accedere alla pensione.
Ma in cosa consiste il beneficio? Alle mamme è concesso andare in pensione di vecchiaia 4 mesi prima per ogni figli avuto. Nel limite massimo di 12 mesi per le donne che hanno avuto 3 o più figli. Si potrà, quindi, accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni ed 8 mesi con un solo figlio, a 66 anni e 4 mesi con 2 figli e a 66 anni con 3 o più figli.
Con queste misure chi ha avuto figli va in pensione prima
Non solo la Legge Dini prevede agevolazioni per le mamme. Anche l’APE sociale prevede un beneficio per le lavoratrici madri. Ma in questo caso lo sconto è sui contributi e non sull’età. Si potrà accedere sempre al compimento dei 63 anni ma con uno sconto sui contributi richiesti di 1 o 2 anni, in base al figli avuti. Lo sconto contributivo riconosciuto è di 12 mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di 2 anni.
La donna, quindi, potrà accedere all’APE sociale con 29 o 28 anni di contributi se invalida, caregiver o disoccupata. E con 35 o 34 anni se è una lavoratrice gravosa.
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