Secondo l’Istituto Superiore della Sanità il diabete rappresenta un’emergenza socio-sanitaria per il numero elevato di casi e per le gravi complicazioni che ne possono seguire. In particolare, chi soffre di diabete potrebbe andare incontro a danni neurologici, oculari, renali e cardio-cerebrovascolari. Ecco perché il nostro legislatore prevede per coloro che soffrono di diabete di ottenere il riconoscimento dell’invalidità, dei benefici della Legge 104/92. Nonché, in taluni casi, la pensione anticipata.
Tuttavia, non basta avere il diabete per ottenere tali vantaggi e benefici ma bisogna ottenere il riconoscimento di una percentuale d’invalidità oltre una determinata soglia. Chi soffre di diabete potrebbe infatti ottenere un assegno d’invalidità qualora la percentuale invalidante riconosciuta sia pari o superiore al 74%. Mentre per ottenere la pensione anticipata è necessaria un’invalidità pari all’80%.
Quale documentazione produrre per ottenere l’invalidità
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L’interessato per ottenere l’invalidità dopo aver presentato domanda all’INPS, previo inoltro del certificato attestante la patologia, dovrà produrre idonea documentazione secondo le linee guida dell’Istituto.
In particolare, la documentazione clinica dovrà attestare l’emoglobina glicata, l’autocontrollo glicemico ed eventuali ricoveri e/o accessi al Pronto Soccorso per crisi ipoglicemiche o iper-glicemiche. Qualora vi siano danni oculari, poi, bisognerà produrre tutti i certificati che descrivono in modo puntuale la retinopatia. Pertanto, occorrerà un esame oculistico con valutazione dell’acuità visiva e del campo visivo, il Fundus oculi e una fluorangiografia per diagnosticare le patologie vascolari dell’occhio.
Nel caso di danni renali sarà necessaria la documentazione attestante la nefropatia mentre in ipotesi di neuropatia, ovvero un disturbo al sistema nervoso dovranno allegarsi:
- test per la valutazione della neuropatia autonomica;
- elettromiogramma;
- valutazione sensibilità mediante diapason;
- eco vescicale pre e post-minzionale;
- RX tubo digerente o scintigrafia per la valutazione della gastroparesi;
- valutazione neurologica completa;
- RX o RM piede.
Infine, qualora dal diabete derivi un’arteriopatia dovranno allegarsi l’esame ecolordoppler arterioso arti inferiori, un’angioTAC o RM vasi periferici e una valutazione chirurgica vascolare.
Con questa documentazione chi ha il diabete può ottenere il riconoscimento dell’invalidità e la pensione anticipata
Una volta prodotta questa documentazione con diabete mellito in mediocre compenso con complicanze renali, oculari, neurologiche o circolatorie moderate, l’INPS riconoscerà una percentuale tra 71-80%. Nel caso di diabete mellito scompensato con le suddette complicanze moderate l’INPS riconosce una percentuale che dall’81 al 90%. Mentre qualora le complicanze siano gravi, l’INPS potrà riconoscere una percentuale del 100%. Qualora pur avendo diritto al riconoscimento delle suddette percentuali esse non vengano riconosciute, l’interessato potrà esperire ricorso innanzi all’autorità giudiziaria.
Oltre all’invalidità, chi ottiene il riconoscimento di un’invalidità pari o superiore all’80% potrà andare in pensione ben 11 anni prima rispetto alla regola generale. In particolare, gli uomini con 61 anni d’età e le donne con 56 anni d’età. Con questa documentazione chi ha il diabete può ottenere pertanto oltre all’invalidità anche la pensione anticipata.
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