In questo articolo approfondiremo una misura di contrasto alla povertà prevista dall’INPS per le famiglie in difficoltà. Recentemente, abbiamo riassunto tutti i bonus previsti dalle recenti disposizioni del Governo. Il Sostegno per l’Inclusione Attiva invece, è in vigore dal 2016 ma è meno noto rispetto ad altri strumenti. L’obbiettivo del SIA è aiutare le famiglie a far fronte alle spese quotidiane ed a riprendere l’autonomia. La durata massima prevista infatti è di 12 mesi ed i beneficiari devono affrettarsi a richiedere l’erogazione dei fondi. Oppure la trasformazione del SIA nel reddito di inclusione. Fino al 2018 l’INPS erogava il contributo attraverso una carta di pagamento. Erano disponibili con questa carta fino a 400 euro al mese per le famiglie da utilizzare per acquisti nei negozi. Dal 2018 invece, il REI arriva direttamente sul conto corrente dei beneficiari. Vediamo adesso come evitare di perdere questo beneficio economico.
Una misura scaduta ma ancora attiva
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Il sussidio garantiva alle famiglie un importo variabile per le spese e richiedeva l’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. Questa prestazione intendeva sostenere le famiglie con figli minorenni, disabili o donne in gravidanza. In caso di mancata partecipazione alle iniziative di reinserimento sociale, l’INPS poteva sospendere l’erogazione. Per svariati motivi, molte famiglie non hanno percepito l’intero importo loro destinato dal SIA. A questo proposito il D.Lgs.147/2017 prevede la possibilità di usufruire della carta anche dopo la trasformazione del beneficio. Oppure di richiederne la trasformazione in REI. Inoltre, per le famiglie che dopo l’esaurimento del SIA hanno richiesto il REI, l’INPS dispone il versamento di un bimestre aggiuntivo. Quanto versato sulla carta SIA ridurrà proporzionalmente la durata del REI. Ricordiamo che per accedere al SIA le famiglie dovevano presentare un ISEE non superiore a 3.000 euro e non beneficiare di ulteriori sussidi.
Con questa carta fino a 400 euro al mese per le famiglie
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva e il successivo reddito di inclusione sono confluiti nel reddito di cittadinanza. L’attuale misura prevede una serie di interventi economici e di facilitazione all’inserimento lavorativo. I cittadini che ritengono di non aver beneficiato appieno delle misure precedenti possono richiedere all’INPS la messa a disposizione di quanto precedentemente deliberato. Per questo il SIA è in un certo senso ancora attivo, per quanto superato. Con questa carta fino a 400 euro al mese per le famiglie possono ancora arrivare. Consigliamo agli interessati di verificare quanto ancora eventualmente loro dovuto. La sede INPS più vicina, un CAF o un patronato possono aiutare i cittadini nella gestione di queste richieste.