Con quanti soldi in contanti si può circolare

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Qual è il limite per circolare con denaro contante in Italia? Cosa si rischia a superare tale somma e quale tipo di controlli sono previsti in tali occasioni? Vediamo cosa consente o meno la legge e quale condotta dovrebbero seguire i contribuenti per non incorrere in eventuali sanzioni.

Con quanti soldi in contanti si può circolare in Italia? Immaginiamo, per un momento, che abbiate un’attività o siate dei professionisti. Diversi dei vostri clienti vi hanno corrisposto dei pagamenti che, sommati tutti insieme, costituiscono un importante accumulo di denaro. Potete circolare con tale somma custodita nel vostro mezzo? Cosa accadrebbe se un controllo del forze dell’ordine scovasse tale denaro nel vostro abitacolo?

Quali le limitazioni per i trasferimenti ed i pagamenti

Come sappiamo, la lotta all’evasione fiscale ingaggiata dal Governo mira a ridurre drasticamente l’uso di denaro contante per acquisti e pagamenti. L’approvazione del decreto fiscale n.124 del 26 ottobre 2019 art.18, interviene a modificare l’art.49 del D.Lgs. n. 231/2007. Esso limita l’uso di contante ad un importo pari a 1.999,99 euro. Superata tale soglia, prevista a partire dal prossimo 1° luglio, il risparmiatore rischia di esporsi ad onerose sanzioni pecuniarie. Ora, però, è necessario precisare che tali limitazioni riguardano il trasferimento di denaro come forma di pagamento, non la semplice detenzione della liquidità.

Bisogna distinguere tra ciò che è reato e ciò che non lo è

Con quanti soldi in contanti si può circolare nel nostro Paese, dunque? Quanto detto sinora significa che: il reato di riciclaggio non scatta nella misura in cui una persona porta con sé del contante di importo superiore al suddetto limite.   Secondo quanto stabilito dall’art. 648-bis del Codice penale, quello che viene punito come reato di riciclaggio descrive: il comportamento di chi trasferisce o sostituisce denaro o altre utilità provenienti da delitto non colposo in maniera da ostacolarne la provenienza delittuosa.

Questo vuol dire che la nonna può rompere il salvadanaio per regalarvi la somma presente in esso. Oppure, se effettuate un prelievo presso un ATM, nei limiti consentiti, ciò non farebbe scattare l’accusa di illecito.

Perché subentri un possibile sequestro del denaro per operazioni di riciclaggio, occorrono delle prove a sostegno dell’accusa e non un semplice sospetto. Nel caso di un prelievo in banca, nei limiti del consentito, è piuttosto semplice dimostrarne la provenienza.

Qualora si trattasse di un regalo di non modico valore da parte della nonna, è preferibile agire conformemente alla legge attraverso un atto di donazione. Questo giustificherebbe anche l’eventuale versamento della somma sul proprio conto corrente. Non esistono limitazioni al versamento di contanti sul proprio conto corrente. Purché se ne dichiari la legittima provenienza.

Resta fermo che è sempre caldamente consigliato muoversi entro i margini del consentito e del reso effettuabile dalla Legge.

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