Con quante settimane di contributi INPS si può andare in pensione?

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I consulenti di ProiezionidiBorsa rispondono ai Lettori che chiedono con quante settimane si può andare in pensione. Aumenta il numero di quanti desiderano interrompere la carriera professionale e godersi i tempi più lenti di una vita senza impegni e scadenze. A ciò ha contribuito anche il cambiamento che l’epidemia da coronavirus ha determinato nell’organizzazione del lavoro che ha costretto molti in modalità smart working. Il lavoratore poco abituato ai supporti tecnologici si adatta con difficoltà alle nuove richieste che impone l’attività sulle piattaforme. In altri lavoratori gioca a sfavore la paura di contrarre il virus sui mezzi pubblici o nelle sede lavorative.

Si moltiplicano dunque le domande di pensionamento e chi non ha un’anzianità contributiva sufficiente si informa per colmare eventuali buchi di contribuzione. Nell’articolo “A che età si può andare in pensione con meno di 40 anni di contributi INPS?” troverete risposte sui requisiti anagrafici necessari. Ma pur avendo raggiunto l’età pensionabile resta l’interrogativo sul montante di contribuzione che occorre possedere per accedere al trattamento previdenziale. Per sapere con quante settimane di contributi INPS si può andare in pensione bisogna prendere in esame il sistema di calcolo contributivo.

Con quante settimane di contributi INPS si può andare in pensione?

Matura il diritto alla pensione di vecchiaia il lavoratore in possesso di due requisiti di cui l’uno anagrafico e l’altro contributivo. Sia uomini che donne possono inoltrare domanda di pensionamento quando raggiungono l’età di 67 anni. E non vi è alcuna differenza neanche per quel che riguarda i lavoratori dipendenti o autonomi perché il limite anagrafico è identico. Per quel che concerne invece il versamento della contribuzione alla cassa previdenziale occorre possedere almeno 1040 settimane di contributi.

Eccetto per qualche raro caso infatti il lavoratore deve esibire il possesso di un’anzianità assicurativa di 20 anni, ossia di almeno 1040 settimane. Chi pertanto intende andare in pensione avvalendosi del criterio contributive deve prestare particolare attenzione al montante di contribuzione. Ciò perché vale il principio secondo cui ad una storia contributiva più lunga corrisponde un rateo pensionistico di importo più alto.

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