Con quale tipo di diabete si ha diritto alla pensione di invalidità? Esistono diverse forme di diabete e a ciascuna di esse l’Inps riconosce una diversa percentuale di invalidità. Ciò perché in relazione alla gravità dei sintomi il soggetto che ne è affetto incontra difficoltà nello svolgimento dell’attività lavorativa e delle pratiche quotidiane. Occorre pertanto verificare in che misura la patologia ostacola il regolare funzionamento psicofisico del paziente.
Quanto più la malattia compromette e rende inabile all’attività lavorativa il paziente, tanto più alti saranno i sussidi economici e le agevolazioni fiscali. In un precedente articolo abbiamo fornito un elenco dettagliato ai lettori che chiedevano “Quali malattie danno diritto all’invalidità civile e chi può richiedere la pensione?”. Adesso vi diremo in un manciata di minuti con quale tipo di diabete si ha diritto alla pensione di invalidità. L’Inps riconosce infatti 3 diverse forme di diabete cui corrispondono altrettante fasce di percentuali che vanno dal 41% al 100% di invalidità.
Con quale tipo di diabete si ha diritto alla pensione di invalidità?
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L’unico tipo di diabete che garantisce il diritto all’assegno pensionistico è il diabete mellito in presenza di specifiche complicanze. Rientra infatti nella fascia compresa tra il 91% e il 100% di invalidità il paziente diabetico che soffre anche di forme acute di nefropatia. Lo stesso dicasi per le complicanze che determinano retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali o arteriopatia ostruttiva.
I pazienti con diabete mellito che soffrono delle complicanze appena elencate possono richiedere la pensione di invalidità all’Inps. Ciò perché la gravità della patologia riduce drasticamente o del tutto la capacità lavorativa del paziente. A ciò si aggiunga la necessità di continue cure e assistenza da parte di terzi per svolgere anche semplici azioni quotidiane.
Altre agevolazioni e benefici sono riservati ai pazienti la cui patologia presenta una percentuale inferiore di invalidità. Esistono difatti altre due fasce di invalidità di cui una che oscilla tra il 41% e il 50% e l’altra tra il 51% e il 60%. Nella fascia tra il 41% e il 50% rientrano i pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o 2 che soffrono di complicanze micro-macroangiopatiche. Mentre nella fascia che va dal 51% al 60% si collocano gli assistiti con diabete mellito insulino-dipendente o con crisi ipoglicemiche.