Gli Esperti di Redazione rispondono ai Lettori che chiedono con quale reddito ISEE non si deve pagare il canone Rai all’Agenzia delle Entrate. Il versamento della tassa annuale per il possesso dell’apparecchio televisivo non grava sul portafoglio di tutti i contribuenti. Esistono diverse categorie che possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento dell’abbonamento Rai. Nell’articolo “Come non pagare il canone Rai con la Legge 104” la Redazione fornisce indicazioni sulla procedura da seguire per la richiesta. Se nel nucleo familiare rientra un soggetto portatore di handicap si possono difatti ottenere sgravi fiscali, ammortizzatori economici, prestazioni assistenziali e altre agevolazioni-
Oltre ai soggetti che presentano patologie invalidanti, anche altri contribuenti maturano il diritto all’esonero dal pagamento. Ciò tuttavia solo in presenza di alcuni fondamentali requisiti che garantiscono l’esenzione dalla tassa dietro esplicita richiesta. Godono di particolari agevolazioni soprattutto i cittadini che versano in condizioni economiche precarie e su cui il peso del balzelli si fa sentire maggiormente. Risulta pertanto lecito chiedersi con quale reddito ISEE non si deve pagare il canone Rai all’Agenzia delle Entrate. Occorre difatti inoltrare all’Autorità fiscale la domanda di esenzione dal versamento della tassa di 90 euro per il possesso dell’apparecchio televisivo.
Con quale reddito ISEE non si deve pagare il canone Rai all’Agenzia delle Entrate?
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Esiste una specifica soglia reddituale che esonera i contribuenti dal pagamento e che nel 2020 corrisponde a 8000 euro. I dettagli sui limiti di reddito e sui requisiti per ottenere l’agevolazione figurano nel testo della Legge n. 160/2019. Per fruire dell’esonero non è sufficiente il limite reddituale di 8.000 euro, ma bisogna anche aver raggiunto l’età di 75 anni. Possono non pagare il canone Rai anche i contribuenti anziani che convivono con addetti alla cura, colf e badanti.
Chi ha pagato l’abbonamento pur avendo diritto all’esenzione può richiederne il rimborso compilando uno specifico modulo. L’Agenzia delle Entrate ha fornito informazioni sulla compilazione della richiesta in cui inserire il codice corrispondente alla motivazione dei rimborso. Il codice 1 individua la domanda del contribuente anziano che ha pagato indebitamente l’intero importo del canone e ne chiede restituzione.