L’aspettativa di vita nel nostro Paese è salita molto negli ultimi anni. Secondo recenti rilevazioni ISTAT, la speranza di vita alla nascita in Italia supera gli 80 anni. Questo dato colloca il nostro Paese al sesto posto tra gli Stati più longevi al mondo ma pone anche molti interrogativi. Una popolazione anziana rischia infatti di far crescere sensibilmente i costi per la sanità pubblica. Inoltre, spesso le pensioni non bastano per garantirsi le cure necessarie al superamento di una certa età. Case di riposo, badanti o altre esigenze sanitarie specifiche non sono sempre forniti dal Servizio Sanitario Nazionale. Per questo, in alcuni casi, lo Stato prevede un incentivo economico per chi si prende cura di un familiare anziano. In questo articolo vedremo proprio con quale ISEE si può richiedere l’assegno di cura e sostegno per anziani non autosufficienti.
Chi può richiedere il sussidio
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L’obbiettivo del contributo è sostenere le famiglie che scelgono di curare in casa gli anziani senza ricorrere alle case di riposo. Possono quindi richiedere questo beneficio economico tutti i soggetti che si occupano di gestire e curare un anziano. Non sono previsti particolari vincoli di parentela ma solo i limiti reddituali indicati dal D.P.C.M. 159/2013. Vediamo, quindi, con quale ISEE si può richiedere l’assegno di cura e sostegno per anziani non autosufficienti e come presentare la domanda.
Per stabilire il diritto al trattamento economico, rileva l’indicatore ISEE dell’intero nucleo familiare dell’anziano. Quest’ultimo, infatti, essendo curato in casa, dovrà risiedere presso i familiari che si occupano delle sue esigenze.
Con quale ISEE si può richiedere l’assegno di cura e sostegno per anziani non autosufficienti
La soglia ISEE prevista dalla normativa per richiedere l’assegno di cura per gli anziani è di 25.000 euro. Le richieste dovranno pervenire al Comune di residenza che si occuperà della gestione dell’intero iter burocratico. Il successivo sussidio, di importo variabile su base regionale, arriverà invece dall’INPS tramite bonifico bancario.
La normativa prevede anche un ulteriore incentivo se l’ISEE familiare non supera i 20.000 euro. In questo caso, l’Istituto erogherà anche un contributo a copertura dei costi di un badante fino a 20 ore settimanali. Le famiglie con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro beneficiano anche di altre agevolazioni che abbiamo descritto in un recente approfondimento.