Di recente sono cambiate alcune normative per i pensionati stranieri e italiani che desiderano vivere in Italia.
La misura si rivolge soprattutto a coloro che percepiscono una pensione all’estero. L’idea è di fronteggiare lo spopolamento delle regioni e dei paesi del sud Italia, favorendo il rientro e il trasferimento dei pensionati.
La nuova norma si rivolge ai pensionati che percepiscono la spettanza all’estero e decidono di trasferirsi in un centro del sud Italia. A questi soggetti è riservato una riduzione fiscale: potranno pagare solo il 7% di tasse.
Questo vale, però, solo se ci si trasferisce in un paese con meno di 20mila abitanti. Il costo della vita in questi luoghi è decisamente più basso rispetto al nord Italia.
Per non parlare del nord Europa, dove è richiesto un reddito necessariamente più alto anche solo per gli affitti. La norma vale anche per i pensionati italiani che però vivono all’estero. Con queste agevolazioni fiscali si punta a incentivare il loro ritorno in Italia.
Tutti sanno che con meno di 1.000 euro di pensione al mese diventa difficile vivere in certe zone. Basti pensare che, mediamente, per una sola persona, al Sud si paga quasi la metà per gli affitti rispetto al nord Italia. Questo senza considerare le altre spese: bollette, fissi e altre incombenze.
Con pochi soldi di pensione è possibile andare a vivere in queste stupende regioni d’Italia e anche risparmiare sulle tasse in alcune situazioni
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Con queste informazioni è già possibile farsi un’idea di dove è meglio non andare per trascorrere serenamente la terza età con la propria pensione. Sembra un consiglio sciocco ma, anche al sud Italia, vanno assolutamente evitati i centri turistici e le grandi città. Meglio stare in ogni caso vicini a buone strutture ospedaliere, per avere la giusta assistenza negli acciacchi della vecchiaia.
L’ideale, se si ha la famiglia al Nord, sarebbe scegliere la nuova casa in un’area ben servita anche da trasporti. Una stazione dove passano treni ad alta velocità o un aeroporto, per esempio, sono tutti valori aggiunti.
Detto questo, secondo alcune statistiche, le regioni che hanno un rapporto tra costo e qualità della vita molto favorevole sono sicuramente la Campania, l’Abruzzo, il Molise, la Puglia e le isole, quindi Sicilia e Sardegna. Anche con pochi soldi di pensione si riuscirebbe a vivere piuttosto bene.
Ci sono poi diversi vantaggi. Anzitutto, la lingua, perché restando in Italia non c’è bisogno di imparare nulla di nuovo. Poi, gli usi, i costumi e lo stile di vita più rilassato e familiare. Il cibo, tra i migliori del Mondo, perché anche poter mangiare bene e sano ha il suo valore. Il costo della vita generale che, come detto, è molto più conveniente rispetto al nord Italia.
Vanno comunque considerati gli eventuali svantaggi, come la lontananza dal resto della famiglia e una qualità dei servizi, a volte, più scadente. Se queste condizioni possono soddisfare, però, considerando anche le agevolazioni, trasferirsi diventa una scelta intelligente e utile.