Il vino è uno dei piaceri della vita. Insieme al buon cibo è capace di risollevare anche le giornate peggiori. Può essere sinonimo di calma, rilassatezza, piacere e tranquillità. In molti dicono di amarlo, ma in realtà, in pochi ne capiscono davvero. Per farlo, bisognerà studiare, assaggiare, informarsi e non è sempre qualcosa alla portata di tutti.
L’Oltrepò Pavese è da sempre uno dei luoghi italiani simbolo del vino. Questo sin dall’epoca romana. Una terra in cui questa bevanda è quasi una religione. Non si può venire a visitarla senza assaggiare il suo prodotto più importante.
Oggi andremo idealmente a conoscere un piccolo paese, di meno di 1.000 abitanti, che è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Ideale per trascorrere qualche ora di tranquillità, lontano dallo smog, dal traffico e dalla frenesia cittadina. Stiamo parlando di Zavattarello. Un nome che ci suscita allegria solo pronunciandolo.
Si trova in provincia di Pavia, a circa 600 metri d’altezza e si chiama così perché, in origine, si contraddistingueva per la produzione delle ciabatte. La sua imponente rocca è il simbolo della cittadina. Situata sulla punta più alta, è appartenuta al famoso capitano di ventura Jacopo Dal Verme. Restaurata 35 anni fa, oggi si può visitare per scoprirne tutti i segreti. Una struttura architettonica che, a livello militare, è tuttora studiata per cercare di capire come, in tempi così remoti, si sia potuto costruire un edificio così complesso. Un tempo, infatti, era un avamposto strategico importante sulla strada che scendeva dall’Appennino Ligure alla Lombardia.
Con meno di 1.000 abitanti, è da visitare questo borgo tra i più belli d’Italia dove bere un eccezionale vino dell’Oltrepò
Indice dei contenuti
Attualmente è sede di un museo d’arte contemporanea. Dalle sue torri si possono fotografare tutti i suggestivi boschi e vigneti che lo circondano. Per arrivare al castello, bisognerà lasciare la macchina all’esterno delle mura e procedere a piedi nelle strette vie, circondate dalla case in pietra.
Le chiese che meritano un’occhiata sono principalmente due. Quella di San Rocco, nella piazza principale, con un magnifico altare in legno dei primi anni del Quattrocento e quella di San Paolo. Con una strana facciata nella quale, a quella romanica originale, ne è stata sovrapposta una barocca. Alle sue spalle, nel cimitero attiguo, una cappella raccoglie le esequie della potente famiglia Dal Verme.
Una volta terminato il giro, possiamo decidere di fermarci in una trattoria e assaggiare alcune delle prelibatezze locali, da innaffiare poi con un vino dell’Oltrepò. Pensiamo a un risotto con i funghi porcini oppure a dei ravioli di brasato o ancora alla polenta con selvaggina salmistrata. Senza dimenticare la produzione di salami, che ha nella vicina Varzi una delle eccellenze della zona.
Con meno di 1.000 abitanti, è da visitare Zavattarello, uno dei borghi più belli non solo della Lombardia, ma d’Italia. Un luogo davvero carino dove poter trascorrere una giornata immersi tra la natura e la lunga storia della sua splendida rocca.
Lettura consigliata