L’inflazione è lo spauracchio di tante persone che si ritrovano ad avere un minor potere di acquisto, a parità, magari, di stipendi e pensioni. Eppure, al di là dei prezzi rincarati, è possibile effettuare degli investimenti per guadagnarci? Se sì, in che contesti? Ecco le soluzioni migliori.
L’inflazione è, da sempre, uno dei principali tarli di una famiglia. Non a caso, ci si accorge di quanto possa pesare, andando a fare la spesa. Quello che costava una certa cifra, ad inizio anno, ora, quasi certamente, prevede un esborso maggiore.
Però, durante il periodo inflattivo, si può anche guadagnarci. Ovvero, investire nel modo più opportuno, cercando di sfruttare la perdita del potere di acquisto della moneta. Puntare su un investimento finanziario sicuro è molto difficile e varia anche in base a chi lo effettua. Quale livello di rischio siamo disposti a correre? Entro quando vogliamo monetizzare? Sul breve o sul lungo. Che prospettive ci sono rispetto all’attuale situazione economica? Come si vede, tanti fattori che possono far propendere per soluzioni differenti.
Con l’inflazione, qual è la soluzione migliore per proteggere il capitale? Ci avevi mai pensato?
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Più che altro, si tratta di proteggere il proprio capitale. Come sappiamo, lasciarlo in banca non è mai la soluzione più adatta. A parità di saldo, a differenza di mesi, i 5.000 euro di inizio gennaio saranno inferiori, come potere di acquisto, alla stessa cifra di settembre.
Vediamo, però, come fare per proteggere il proprio capitale. Investire in beni non è mai un errore. Quando l’inflazione è particolarmente aggressiva, puntare sull’oro, ad esempio, è una soluzione che, alla lunga, potrebbe rivelarsi vincente. Anche il settore immobiliare rappresenta spesso un luogo sicuro nel quale far “riposare” il capitale.
Meglio azioni od obbligazioni, quando sale di molto? Ecco cosa preferire
Con l’inflazione, qual è la soluzione migliore per proteggere il capitale, tra obbligazioni ed azioni? Le prime, potrebbero essere una valida opportunità se indicizzate all’inflazioni, visto che il loro rendimento è legato alle oscillazioni inflattive. Anche le azioni, ma se di società, diciamo, con una certa solidità, capaci di reagire all’inflazioni con un rincaro dei prezzi, potrebbero rappresentare una soluzione interessante, seppur più rischiosa.
Infine, i titoli del Tesoro a lungo termine sono una buona strategia per ripararsi dagli sbalzi dell’inflazione, rispetto a quelli a breve. Fermo restando che non esiste la soluzione d’oro, ma che la diversificazione degli investimenti, con opportuna suddivisione del rischio, appare come la logica risposta al crescere dell’inflazione.