Per il lavoratore che perde in modo involontario la propria occupazione c’è un importante ammortizzatore sociale che è l’indennità di disoccupazione. Per i lavoratori dipendenti si chiama NASPI e spetta in caso di licenziamento o di scadenza contratto a termine. In alcuni casi è riconosciuta anche in caso di dimissioni. Come per quelle presentate per giusta causa o dalla neo mamma che le presenta entro il primo anno di vita del figlio. Ma una cosa importantissima da tenere presente è che la NASPI non può essere cumulata con alcune altre prestazioni erogate dall’INPS.
Per gli invalidi c’è la scelta
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Ad esempio il cumulo non è possibile con l’assegno ordinario di invalidità. L’invalido che perde il lavoro e percepisce l’AOI, quindi, deve scegliere tra quest’ultimo e la NASPI. Ma la normativa, in questo caso rende la scelta molto conveniente. Perché il lavoratore che sceglie la NASPI può in qualsiasi momento interromperla per tornare a percepire l’assegno ordinario di invalidità.
Dicevamo che si tratta di un beneficio molto importante perché inizialmente la NASPI potrebbe essere di importo più alto della prestazione di invalidità. Ma con il passare dei mesi l’indennità di disoccupazione subisce la decalage mensile del 3%. E mese dopo mese il suo importo potrebbe scendere al di sotto di quello che l’invalido percepiva a titolo di AOI.
Una scelta reversibile
Proprio per questo motivo la scelta è reversibile. Il disoccupato che sceglie di percepire la NASPI non rinuncia all’assegno ordinario. Ma è come se lo mettesse in stand by. E non deve attendere la fine della NASPI per tornarne a fruire. Ma può farlo in qualsiasi momento lo desidera interrompendo la fruizione dell’indennità di disoccupazione.
In questo modo il disoccupato invalido può scegliere in tutta serenità la prestazione per lui più conveniente in qualsiasi momento. Anche se non può cumularle insieme.
Con l’assegno ordinario di invalidità invece della NASPI si continua a fruire della contribuzione figurativa?
La differenza sostanziale tra il godere dell’assegno ordinario di invalidità o della NASPI e che con quest’ultima si ha la contribuzione figurativa. Per l’intero periodo di fruizione.
Supponiamo, quindi che un lavoratore abbia diritto alla NASPI per 24 mesi. Ma che dopo 16 mesi l’indennità diventi meno conveniente dell’assegno ordinario di invalidità. Se torna a percepire l’AOI continuerà per i successivi 8 mesi ad aver diritto alla copertura contributiva oppure no?
I contributi figurativi spettano solo in costanza di indennità di disoccupazione. Nel momento che si rinuncia all’indennità di disoccupazione si rinuncia anche alla copertura contributiva. E se si torna a percepire l’assegno ordinario di invalidità il restante periodo di copertura contributiva va perduto. Per questo è sempre consigliabile far bene i conti prima di rinunciare alla NASPI per tornare a percepire l’AOI. Perché bisogna tenere conto anche della copertura contributiva.