Tra le piante che richiedono poco sforzo e sono in grado di fiorire per gran parte dell’anno abbiamo la petunia. Si tratta di una pianta erbacea perenne di origine sudamericana, precisamente brasiliana e appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Ha lunghi fusti teneri, ramificati e foglie appiccicose, di colore verde chiaro ricoperte da una sottile peluria. Regala fioriture rigogliose e bellissime dalla primavera fino al tardo autunno, trasformando i nostri balconi in incantevoli esplosioni di colori. Può essere tranquillamente piantata anche in piena terra, con la giusta esposizione darà comunque grandi soddisfazioni. I fiori hanno la forma di trombette e possono essere di vari colori, bianco, rosa, blu, violetto, a tinta unita, sfumati o screziati.
Per nulla dispendiose, si possono acquistare presso qualunque vivaio anche al costo di soli 50 centesimi a vasetto. Con la petunia balconi fioriti quasi tutto l’anno anche senza pollice verde, difatti anche i meno esperti e pazienti non incontreranno troppe difficoltà nella sua cura.
Le varietà più resistenti alle intemperie sono:
a) la Petunia Milliflora, chiamata anche “nana compatta”, per le sue piccole dimensioni. Ha piccoli fiori e resiste bene a sole e pioggia e ha un andamento strisciante ovvero cresce più in lunghezza che in altezza.
b) La Petunia Surfinia, la più diffusa, proviene dal Giappone ed è arrivata nel nostro paese intorno agli anni 80’. Rispetto alle altre qualità resiste bene alla pioggia e a condizioni di scarsa luminosità.
Esposizione e messa a dimora
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Esistono circa 40 varietà di petunie, alcune stagionali altre annuali, ma tutte indistintamente necessitano di tanta luce, almeno 8 ore di sole al giorno. Rientrano difatti fra le piante a giorno lungo anche dette longidiurne, che fioriscono esclusivamente se i periodi di esposizione alla luce, come in estate, sono superiori all’intervallo critico per quella varietà.
Posto che la petunia è facilmente coltivabile anche in giardino, la coltivazione in vaso si addice perfettamente a questa pianta poiché le garantisce la possibilità di ricadere a cascata. Se si desidera questo tipo di effetto i vasi migliori sono quelli rettangolari poco profondi, in caso contrario meglio tondi e profondi.
Affinché le piantine crescano belle e rigogliose, è fondamentale preparare l’ambiente giusto per accoglierle. Quindi porre sul fondo del vaso un paio di cm di argilla espansa (in alternativa ghiaia o cocci) per drenare l’acqua. Ricoprirla con uno strato di terriccio per acidofile misto a compost organico, sabbia o perlite e humus di lombrico. Quest’ultimo non è indispensabile ma darà maggior vigore alle piante. Prendere quindi la petunia, capovolgerla, fare una leggera pressione sul vaso che la contiene fino a farla uscire e con delicatezza aprire un po’ le radici. A questo punto inserirla nel vaso precedentemente preparato e circondarla con altro terriccio preconcimato. Terminare con un po’ di argilla espansa, da spargere tutto intorno alla pianta.
Irrigazione
Sono piante che hanno bisogno di molta acqua, ma temono i ristagni idrici quindi bisogna attendere che il terreno sia asciutto prima di innaffiarla nuovamente. Bisogna inoltre evitare l’accumulo d’acqua nei sottovasi che farebbero marcire le radici. Per proteggere queste ultime dal contatto con l’acqua si potrebbe collocare fra l’argilla espansa e il terriccio un foglio di tessuto non tessuto. Purtroppo se non annaffiate a sufficienza tendono ad appassire rapidamente, è importante perciò annaffiarle con una certa regolarità. L’ideale sarebbe ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature nel periodo estivo, o comunque in condizioni di caldo intenso.
È importante sapere che, come per tutte le piante acidofile, anche per le petunie il peggior nemico è il calcare. Ma niente paura! Se l’acqua del rubinetto di casa fosse troppo dura, per aggirare il problema si potrà usare una miscela di acqua e aceto. Precisamente bisognerà versare un cucchiaio di aceto di vino ogni 10 litri di acqua, lasciarlo agire per 12 ore e filtrare la miscela per liberarla dal calcare accumulatosi sul fondo. A questo punto l’acqua sarà pronta per irrigare le petunie.
Fare attenzione a non bagnare foglie e fiori onde evitare di esporre la petunia a malattie. Le più grandi minacce sono il mal bianco, il ragnetto rosso e gli afidi, che fortunatamente si possono combattere con prodotti specifici facilmente reperibili in vivaio.
Ulteriori consigli
Da maggio a settembre, ovvero nel periodo di maggior fioritura, sarà opportuno nutrire le piante con concime per piante da fiore, ogni due settimane circa, mescolato all’ acqua delle annaffiature. Periodicamente si potrà anche aggiungere al terriccio dell’humus di lombrico che rinvigorirà le piante. In questo modo ci si garantirà una fioritura abbondante e rigogliosa. Tenerle poi sempre libere da foglie gialle o da fiori appassiti, che potrebbero danneggiare anche i boccioli o le giovani foglie facendole marcire.
D’inverno, richiederanno di essere annaffiate a giorni alterni. Laddove si dovessero raggiungere temperature eccessivamente rigide o ci fosse troppo vento è opportuno mettere le piante al riparo, rivestendo vasi e chiome con due teli di tessuto non tessuto.
Infine quando le Petunie si espandono troppo, cominciano a sembrare sofferenti o hanno semplicemente terminato la fioritura sarà arrivato il momento di potarle anche vigorosamente. Non bisognerà temere di tagliare anche i fiori, la pianta ne beneficerà producendone molti di più.
Con la petunia balconi fioriti quasi tutto l’anno anche senza pollice verde, difatti quanto appena letto, è più semplice di quello che sembra. Una volta che ci si sarà attrezzati con i materiali giusti, basterà annaffiarle regolarmente e concimarle di tanto in tanto. Le petunie ringrazieranno con generose esplosioni di fiori.