Con la Legge 104 arrivano sanzioni pesanti anche ai parenti che distrattamente commettono questi sbagli

disabilità

Il nostro legislatore ha previsto varie forme di tutela per le persone con disabilità e per i familiari che li assistono. Ovvero con la Legge 104, il legislatore concede numerose agevolazioni economiche e fiscali per chi ottiene il riconoscimento da parte dell’INPS dello status di disabilità.

Ma oltre alle persone riconosciute disabili, la legge prevede varie forme di agevolazioni e benefici per i familiari che li assistono, i cosiddetti caregiver. Ad esempio arrivano 399 euro di rimborso per chi sostiene queste spese a favore dei familiari con Legge 104.

O ancora, pochi sanno che i familiari di persone con Alzheimer possono ottenere la pensione anticipata e importanti agevolazioni.

Tuttavia con la Legge 104 arrivano sanzioni pesanti anche ai parenti che distrattamente commettono questi sbagli. I familiari che assistono un disabile hanno diritto a fruire del congedo straordinario e dei cosiddetti permessi dal lavoro retribuiti. Ma se queste agevolazioni previste per l’assistenza del disabile non vengono utilizzate in maniera corrispondente al fine per cui sono previste, si rischia molto. Ad esempio se i permessi della Legge 104 sono fruiti non correttamente, ovvero senza prestare l’assistenza al disabile, ma per esclusivo interesse del lavoratore, si rischia grosso.

In particolare sono previsti sanzioni di tipo penale che potrebbero portare addirittura ad una condanna e alla reclusione per truffa ai danni dello Stato.

Con la Legge 104 arrivano sanzioni pesanti anche ai parenti che distrattamente commettono questi sbagli

Infatti lo scopo dei permessi e dei congedi previsti a favore dei titolari della Legge 104 e dei familiari che li assistono hanno come scopo l’assistenza del disabile. Pertanto qualora di questi permessi e congedi se ne faccia un abuso, si può innanzitutto rischiare il posto di lavoro. Infatti secondo la Cassazione questo abuso può comportare il licenziamento per giusta causa. In questo caso infatti il comportamento del lavoratore lede i principi di buona fede e correttezza che devono intercorrere tra datore di lavoro e lavoratore.

Ma oltre a questo, chi abusa dei diritti scaturenti dalla Legge 104 rischia un procedimento penale per reato di indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato. Qualora le ore di permesso siano fruite per scopi diversi dall’assistenza al disabile, si tratterebbe di un vero e proprio comportamento in frode alla legge e come tale punibile penalmente.

Allo stesso modo nel caso in cui si abusi del congedo straordinario. Infatti, anche questa spetta al lavoratore per assistenza del disabile e può durare 2 anni, in maniera continuata o frazionata. Anche questo beneficio è a carico dell’INPS e anticipato dal datore di lavoro in busta paga. Pertanto, oltre a sanzioni disciplinari o licenziamento, l’INPS potrà chiedere la restituzione di quanto erogato, oltre alla denuncia per truffa ai danni dello Stato. Nonché sanzioni pecuniarie salatissime.

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