Con la colite l’INPS paga 290 euro a chi fa questa domanda a qualunque età

INPS

Negli ultimi anni è aumentata sempre di più l’incidenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali tra la popolazione. In particolare, negli ultimi 30 anni, si stima un aumento dell’85% a livello globale. Nel nostro Paese sembrerebbe che circa 250.000 persone ne siano affette. Queste malattie ricomprendono la colite ulcerosa e la malattia di Chron. Anche se le cause non sono ancora totalmente note, secondo gli esperti, l’ipotesi prevalente è di tipo multifattoriale. Ovvero da un lato una reazione immunologica abnorme verso alcuni antigeni, come i batteri costituenti il microbiota intestinale, dall’altro una certa familiarità e fattori ambientali.

Quando si ha diritto all’invalidità

La colite ulcerosa si manifesta con diarrea ematica dolori e crampi addominali che finiscono con l’evacuazione. Spesso può comportare un’urgenza dello stimolo con difficoltà a trattenerlo. Nei casi più gravi può comparire febbre e disidratazione, rendendosi necessario il ricovero in ospedale.

Mentre nel 40% dei casi circa sono presenti sintomi extra-intestinali, come forme di artrite localizzate alla colonna vertebrale e alle articolazioni periferiche, malattie infiammatorie oculari. O, ancora malattie epatobiliari e manifestazioni dermatologiche come noduli arrossati e dolorose. Con il tempo l’infiammazione potrebbe provocare un danno grave e progressivo al colon con lesioni precancerose con un aumentato rischio di un tumore al colon.

Si tratta pertanto di una malattia invalidante con un impatto negativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Talvolta può ridurre o rendere seriamente difficoltoso anche il normale svolgimento dell’attività lavorativa. Pertanto il nostro legislatore prevede la possibilità di ottenere l’invalidità civile pari a circa 290 euro e nei casi più gravi l’indennità di accompagnamento. Quest’ultima si ottiene quando la persona riconosciuta invalida non è in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane ed è pari a 525 euro circa.

Con la colite l’INPS paga 290 euro a chi fa questa domanda a qualunque età

Per ottenere l’assegno d’invalidità non basta una semplice diagnosi di colite ulcerosa, ma deve tenersi conto dello stadio della malattia. L’interessato pertanto per ottenere il riconoscimento dell’invalidità dovrà presentare apposita domanda. Ma occorrerà innanzitutto il certificato del proprio medico curante attestante la patologia. Successivamente, entro 30 giorni dal suo rilascio, dovrà inoltrarsi la domanda all’INPS.

L’istituto poi comunicherà il giorno della visita presso una propria Commissione Medica che provvederà a redigere il verbale indicando la percentuale d’invalidità riconosciuta. In base allo stadio della malattia, l’INPS riconosce una percentuale d’invalidità. Maggiore sarà la percentuale di invalidità riconosciuta dall’INPS, maggiori saranno i benefici e le agevolazioni. Sulla base delle linee guida dell’INPS si stabiliscono le percentuali d’invalidità che possono dare diritto a diverse agevolazioni anche di carattere economico. Qualora la colite sia in uno stadio grave, l’INPS potrà riconoscere una percentuale pari o superiore al 74% fino al 100%. In questa ipotesi di gravità con la colite l’INPS paga 290 euro mensili a chi ne fa domanda. Qualora l’esito del verbale sia negativo, l’interessato potrà rivolgersi all’Autorità giudiziaria.

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