In estate si deve bere tanto. Si tratta di un ritornello che si sente con una certa costanza. Ed è giusto che sia così, tenuto conto che si fa riferimento a un messaggio che proviene soprattutto dal mondo scientifico. Tuttavia, spesso si ignora perché si cerca di veicolare questa informazione. O quantomeno non se ne conoscono tutte le sfumature.
Cosa può accadere
Indice dei contenuti
Soprattutto nei giorni in cui fa molto caldo, infatti, cresce il rischio disidratazione. Tuttavia, questa eventualità presuppone dei rischi di cui molti sono ignari. Può, infatti, capitare che si avvertano bruciore agli occhi, sensazione di fatica alla vista, secchezza oculare e fotofobia (sensibilità alla luce).
Con il caldo questi sintomi potrebbero essere spia di un problema che è l’insufficiente idratazione degli occhi. Lo si apprende dalle pagine dell’Humanitas.
Si deve immaginare il corpo umano come una sorta di rete idrica dove l’approvvigionamento è garantito a tutti i distretti del corpo. Se in circolo non c’è sufficiente acqua, sarà difficile che le diverse “utenze” possano godere del necessario approvvigionamento idrico. Volendo fare affidamento su una metafora, succede che l’occhio apra il rubinetto e scopra di essere a secco.
Con il caldo questi sintomi potrebbero essere spia di un problema e il condizionatore non aiuterebbe affatto
Questa conseguenza può dipendere anche dalla sudorazione che, soprattutto quando fa caldo, rischia di essere eccessiva. Ed è sbagliato pensare che si possa aggirare il problema rifugiandosi in ambienti climatizzati. Il condizionatore, così come il deumidificatore, rende l’aria più secca e, spiegano gli esperti, “perdiamo liquidi più facilmente”.
Qualora si palesino degli strani segnali nell’ambito della vista, come quelli citati, è sempre importante approfondire con visite specialistiche ed esami adeguati cosa li genera.
Anche perché rivolgersi a un medico consente di tenere sotto controllo la questione, evitando anche problemi più seri. Una “forte disidratazione” potrebbe portare anche a problemi più seri, fino alla “sindrome dell’occhio secco” e “al distacco della retina”.
La prevenzione resta l’arma più efficace. Anche e soprattutto in periodi in cui la temperatura si alza e fa davvero caldo. Oltre a fare una visita periodica dall’oculista, sarebbe importante acquisire abitudini sane dal punto di vista alimentare. In primis, ovviamente, bere acqua. Si consiglia da parte degli esperti in particolare quella oligominerale, che avrebbe una maggiore capacità di integrare il fabbisogno di liquidi.
L’idratazione diventa, perciò, una componente essenziale in estate. Così come lo è un’alimentazione corretta, che dovrebbe partire da una colazione sana e nutriente.
Lettura consigliata