Ne soffre un’alta percentuale della popolazione e talvolta i dolori sono talmente intensi da rendere difficoltoso lo svolgimento delle attività quotidiane. Si tratta della discopatia, un’alterazione dello spessore o della posizione dei dischi intervertebrali. Ovvero piccole strutture poste tra una vertebra e l’altra con lo scopo di ammortizzare la sollecitazione prodotta dai movimenti del corpo.
Le cause possono essere varie, come traumi derivanti da incidenti, dalla pratica intensiva di alcune attività sportive come la corsa, l’invecchiamento e sedentarietà. La discopatia può essere di due tipi, ovvero la protrusione e l’ernia al disco. La prima provoca un dolore che può irradiarsi lungo il nervo sciatico o il nervo crurale, coinvolgendo la coscia e l’inguine. Mentre l’ernia al disco comporta la rottura del disco stesso. In questo caso si ha la fuoriuscita del nucleo polposo che invade lo spazio circostante con conseguente compressione delle radici nervose, provocando infiammazione e dolore. Il dolore provocato dalla discopatia talvolta, in determinati casi, può compromettere anche il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Con i dolori alla schiena non è importante l’età ma questa certificazione per ottenere 290 euro dall’INPS
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Il nostro ordinamento prevede diverse forme di tutela per chi si trova in situazioni che compromettono la capacità lavorativa. Ad esempio l’INPS con il mal di testa e depressione potrebbe riconoscere subito un assegno d’invalidità mensile. Così come prevede un assegno mensile anche per i minori che non sono in grado di svolgere le attività tipiche della loro età. Infatti i genitori potrebbero ottenere dall’INPS 290 euro o 520 euro per i propri figli che ad esempio soffrono di gravi insufficienze cardiache. Con i dolori alla schiena non conta l’età anagrafica ma la certificazione che si produce quando si chiede il riconoscimento della invalidità.
Ai fini del riconoscimento dell’invalidità per discopatia è importante sapere che purtroppo questa patologia non è compresa nelle linee guida dell’INPS. Ma talvolta questa patologia è talmente grave da rendere necessario addirittura sottoporsi ad intervento chirurgico. Nel caso in cui dovesse interessare le vertebre lombari potrebbe inquadrarsi come anchilosi della colonna lombare con una percentuale valutabile fino al 40%. Tuttavia se tale condizione è associata ad altre patologie pur esse gravi da determinare nell’insieme un’invalidità grave si potrebbe ottenere una percentuale ben più elevata. Sarà necessario allegare tutta la certificazione medica attestante la patologia invalidante e tutte le patologie correlate.
Il riconoscimento non è automatico ma sarà necessario sottoporsi a visita medica innanzi ad una Commissione medica dell’INPS. Qualora quest’ultima non dovesse riconoscere la percentuale d’invalidità sperata, ci si potrà rivolgere all’autorità giudiziaria.
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