Con diabete scompensato e glicemia ballerina la Commissione INPS riconosce 280 euro d’invalidità a questi lavoratori

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Sono previsti aiuti economici anche ai contribuenti che non presentano uno stato d’inabilità totale. Ciò vuol dire che anche con limitazioni e menomazioni meno gravi è possibile ottenere prestazioni e facilitazioni fiscali. Si potrebbe ad esempio godere dell’esonero dal pagamento del ticket e rimborsi dall’Agenzia delle Entrate.

Inoltre spettano subito 300 euro mensili anche con disabilità media e Legge 104 compilando entro il 31 gennaio 2002 questo particolare modulo. Per poter accedere alle misure assistenziali che il Governo stanzia bisogna però ottenere dai medici legali il riconoscimento della condizione di invalidità. Inoltre è necessario che il disturbo di cui si soffre provochi una ridotta capacità di svolgere le mansioni professionali. Nelle tabelle degli stati invalidanti si possono recuperare informazioni utili relative al punteggio attribuito alle diverse patologie.

Secondo i criteri attualmente vigenti alcune infermità conferiscono immediato diritto alla percezione di contributi economici. Di conseguenza anche con diabete scompensato e glicemia ballerina la Commissione INPS riconosce 280 euro d’invalidità a questi lavoratori. Per valutare la gravità della malattia diabetica occorre monitorare le oscillazione dei livelli di zucchero nel sangue. Si consideri che a giudizio dei diabetologi sono questi i valori di glicemia che rivelano il pre-diabete e il diabete di tipo 2. E che oltre agli aiuti finanziari, i diabetici possono formulare richiesta di ulteriori agevolazioni in campo lavoratori. Tant’è vero che anche chi non ha la Legge 104 può richiedere 30 giorni di permessi retribuiti senza visita fiscale. Il che comporta l’opportunità di sottoporsi a visite specialistiche e cure senza dover rinunciare ad una parte di stipendio.

Con diabete scompensato e glicemia ballerina la Commissione INPS riconosce 280 euro d’invalidità a questi lavoratori

Perché l’Ente previdenziale eroghi gli assegni ordinari d’invalidità si richiede il possesso di almeno 5 anni di anzianità contributiva. Essi spettano inoltre a lavoratori autonomi, subordinati e a dipendenti impiegati nel settore privato e non pubblico. A ciò si devono aggiungere i requisiti sanitari necessari il cui accertamento compete ai medici legali. Per l’erogazione dell’assegno è pertanto necessario che la Commissione certifichi la presenza di un disturbo permanente che riduce le abilità professionali del contribuente. Non tutte le forme di diabete quindi conferiscono immediato godimento delle prestazioni economiche. Soltanto le manifestazioni più invalidanti delle patologie croniche infatti causano difficoltà e limitazioni sensibili nello svolgimento di alcuni compiti lavorativi.

Fra queste rientra il diabete mellito scompensato che solitamente si presenta in concomitanza a complicanze di livello moderato. Oltre a frequenti oscillazioni dei valori glicemici alcuni pazienti difatti soffrono anche di disturbi oculari, renali e neurologici. Il punteggio assegnato a questo tipo di malattia diabetica oscilla tra l’81 e il 90% d’invalidità se il paziente segue già una terapia insulinica.

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