Con delle semplici regole si potrebbero prevenire e contenere le palpitazioni

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La vita frenetica di tutti i giorni, le ansie, le preoccupazioni possono giocare brutti scherzi sulla nostra salute ed impattare negativamente sulla qualità della vita. Pertanto è fondamentale innanzitutto seguire un’alimentazione sana ed equilibrata che contenga i fattori di rischio di disturbi e malattie gravi. Ad esempio consumare l’uva oltre a combattere il colesterolo aiuterebbe la salute del cuore.

Ma è altrettanto importante ascoltare il proprio corpo. Infatti imparare a conoscere il proprio corpo e i segnali che ci invia può aiutare ad intervenire immediatamente e ad ottenere anche una diagnosi veloce. Ad esempio è importante prestare attenzione ai battiti superiori a 90 e cuore che impazza a riposo in quanto potrebbero aumentare il rischio di infarto. Un sintomo abbastanza comune sono le palpitazioni cardiache che possono essere un campanello d’allarme di una grave condizione cardiaca o di uno scorretto stile di vita.

Le palpitazioni o cardiopalmo sono un disturbo caratterizzato dalla percezione che il cuore non stia battendo al ritmo giusto, ma sia accelerato. Le palpitazioni causata da un’emozione o uno sforzo fisico possono causare un aumento della frequenza cardiaca. Inoltre si parla di cardiopalmo anche in caso d’irregolarità del ritmo cardiaco dovuto alle manifestazioni di extrasistoli. È importante saperle riconoscere per capire quando ci si debba rivolgere al medico.

Con delle semplici regole si potrebbero prevenire le palpitazioni e imparare a contrastarle

Avvertire le palpitazioni può spaventare ma se durano pochi secondo in linea generale non ci si dovrebbe preoccupare. Tra le principali cause rientrano sicuramente gli stati emotivi dovuti a stress, ansia o attacchi di panico. Oppure potrebbero essere causate dall’utilizzo di decongestionanti nasali a base di pseudoefedrina, da alti o bassi livelli di ormoni tiroidei, da nicotina o caffeina.

Nonché da febbre o da variazioni ormonali causati dal ciclo mestruale, gravidanza o menopausa. I principali fattori di rischio sono sicuramente uno stile di vita troppo frenetico, stress e ansia. Allo stesso tempo depressione e attacchi di panico. Con delle semplici regole si potrebbero prevenire questi disturbi e imparare a contrarli. Ovvero cercare di scaricare lo stress praticando un esercizio fisico o mediante tecniche di respirazione e meditazione. Nonché evitare di assumere caffeina o comunque bevande in grado di accelerare il ritmo cardiaco, di fumare o di assumere sostanze stupefacenti.

In questi casi è necessario rivolgersi al medico

Anche se le palpitazioni solitamente non hanno conseguenze sulla salute, se si avvertono con frequenza crescente potrebbero indicare qualche problema cardiaco. Ovvero una sofferenza del cuore e pertanto è fondamentale effettuare una visita cardiologica. Ma quali sono i segnali da non sottovalutare? I segnali preoccupanti sono un respiro corto e affannoso, svenimento, dolore al torace, sensazione di capogiro o vertigini. Le palpitazioni in questi casi potrebbero essere il campanello d’allarme di aritmie che se prese sotto gamba potrebbero portare a conseguenze gravi. Ad esempio a sincopi o aritmie cardiache come la tachicardia ventricolare o atriale.

In questi casi gli esami che il medico potrebbe prescrivere sono l’holter cardiaco, l’ecocardiogramma, l’event recorder ovvero la registrazione del tracciato elettrocardiografico o l’elettrocardiogramma.

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