Se è vero che il denaro non dorme mai, altrettanto può dirsi in merito al mercato finanziario e agli operatori che lo animano. I prodotti di investimento si rinnovano di continuo offrendo al risparmiatore la possibilità di guadagnare nelle forme che più ritiene congrue. Ad esempio, con 8.000 euro disponibili subito quanto potrei guadagnare certo a 6 o 12 e 18 mesi?
Vediamo alcune delle tante potenziali opzioni presenti oggi sul mercato del reddito fisso sul breve-medio termine.
Investire sulla durata a 6 mesi
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Con 8.000 euro disponibili subito quanto potrei guadagnare?
Sulla scadenza più corta potremmo considerare il conto deposito (CD) vincolato. L’orizzonte temporale relativamente ravvicinato dovrebbe rassicuraci sulla necessità o meno del capitale da qui a 180 giorni. Inoltre potrebbe risultare agevole cogliere le opportunità del momento (molto interessanti quelle sulla durata a 1 anno) dato che non si vincola il capitale per anni.
Tra le opzioni disponibili citiamo, a titolo di esempio, il Time Deposit di Twist, il Rendimax Vincolo Posticipato di Banca Ifis e il CD semi-vincolato di Cherry Bank.
Il tasso annuo lordo sul deposito vincolato di Twist è del 3,10%, con gli interessi liquidati ogni mese (per durate fino a 24 mesi). Tuttavia, l’intermediario chiede un importo minimo vincolabile di 10mila €, quindi superiore alla nostra ipotetica cifra.
Il conto Cherry Recall è un semi-libero, giacché le somme richiamate sono disponibili con un preavviso di 32 giorni. Il tasso annuo lordo è del 2,80% e la liquidazione degli interessi è posticipata (trimestrale o allo svincolo effettuato dal cliente).
Invece il tasso di interesse annuo lordo sul vincolo a 6 mesi di Banca Ifis è del 2,75% sul vincolato posticipato e del 2,65% sul vincolato anticipato. La differenza la fa tutta il momento dell’accredito interessi: ogni 3 mesi nel 1° caso, in anticipo nel 2°.
Il BOT a 12 mesi per fare un botto di soldi
Sulla scadenza a 12 mesi il Buono Ordinario del Tesoro si lascia preferire per il buon rapporto rischio-spese-rendimento. Il titolo è garantito dallo Stato (al pari dei buoni postali, per intenderci) mentre le spese rimandano al trio commissioni di compravendita, dossier titoli e aliquota del 12,50%.
Il rendimento dipende linearmente dalla durata residua del bond. Ad esempio il titolo con scadenza 14 marzo 2024 prezza attualmente a 97,021 centesimi, per un rendimento lordo finale (a 11 mesi, quindi meno di un anno) del 3,07%.
Invece oggi 12 aprile 2023 vanno in asta 2 BOT (regolamento 14 aprile). Quello di durata annuale (364 giorni, scadenza 12 aprile 2024) è una nuova emissione, mentre nell’altro caso si tratta della riapertura del BOT emesso ad agosto 2022. Qui pertanto la durata residua del titolo sarà pari a 4 mesi.
Queste due obbligazioni di Stato saranno piazzate con il sistema di collocamento dell’asta competitiva e le prenotazioni del pubblico potevano effettuarsi entro ieri, 11 aprile.
Con 8.000 euro disponibili subito quanto potrei guadagnare certo a 6 o 12 e 18 mesi?
Infine consideriamo l’orizzonte temporale più lungo. Per la precisione vediamo il BTP con ISIN IT0005282527 che scadrà il 15 novembre 2024, quindi con altri 19 mesi di vita residua.
Il bond ha una cedola lorda annua dell’1,45% (1,26875% netto) e scambia sul MOT a 97,28 centesimi. Combinando cedola e prezzo sotto cento si arriva a un rendimento effettivo netto annuo del 2,83%. Infine, rispetto al BOT non cambiano più tanto né il profilo di rischio del prodotto né l’impianto delle spese collegate allo strumento.