L’acquisto della seconda casa è un passo da valutare con attenzione a causa delle spese e delle beghe burocratiche da affrontare.
La legislazione prevede differenze a seconda che si compri una casa per uso privato o da affittare. Ma ci sono anche molte altre variabili in gioco che determinano la decisione e bisogna valutarle tutte con estremo scrupolo.
Il possesso di una seconda casa viene quasi sempre collegato all’idea che il proprietario sia benestante. Ma non è sempre così.
Se per acquistare la casa non vi è l’erogazione di un mutuo, si può lecitamente dedurre che colui che compra ha una buona disponibilità di denaro. Altre volte si decide di fare questo passo per risparmiare sulle vacanze, altre volte ancora si eredita l’immobile.
Comprare la seconda casa anche in un comune diverso dalla residenza e pagare meno tasse senza rischiare problemi con un accertamento
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Può capitare che si decida di fare un investimento, acquistando una seconda casa da vivere durante i periodi di vacanza. Ma si potrebbero incontrare difficoltà nel gestirne i costi. IRPEF, IMU, TASI, TARI e bollette sono mannaie sulla testa di chi ha un reddito medio e deve fare i conti con le spese correnti.
Già al momento dell’acquisto c’è un esborso maggiore, se si tratta di una seconda casa. L’imposta di registro infatti è molto più alta rispetto alla prima casa, in quanto il metodo di calcolo è differente. L’ammontare finale non sarà mai inferiore a mille euro.
Se l’immobile acquistato è situato nello stesso comune di residenza si avrà anche un aumento dell’IRPEF fino all’affitto della casa stessa. Anche per il risparmio su IMU e TASI è importante che l’abitazione sia in affitto.
Al momento dell’acquisto si deve precisare di volersi avvalere del sistema prezzo-valore, che farà ridurre l’ammontate dell’imposta di registro. Se, ad esempio, si acquista una casa a 200 mila euro, l’imposta di registro calcolata in base al prezzo di acquisto ammonterà a 18 mila euro. Con il calcolo prezzo-valore si potranno risparmiare 7.794 euro.
Inoltre questa scelta potrà abbattere del 30% gli oneri notarili. Questo sistema, però, non può essere scelto se si acquista da soggetti IVA.
Come pagare meno imposte e tasse
Bisogna fare attenzione a non occultare il prezzo di acquisto nell’atto. Se dovesse accadere le imposte verrebbero calcolate su quanto effettivamente pattuito. Inoltre verrebbero applicate delle sanzioni dal 50% al 100% della differenza tra l’imposta dovuta e quella applicata.
Se si decide di concedere in comodato d’uso gratuito l’immobile ad un parente di primo grado, cioè genitori o figli, l’imponibile di IMU e TASI si ridurrà del 50%. Per ottenere questa agevolazione il comodato dovrà però essere regolarmente registrato. Quindi comprare la seconda casa anche senza affittarla può portare del risparmio.
Diversamente si potrebbe decidere di intestare l’immobile al coniuge o ai figli. In questo caso la gestione fiscale ed economica sarebbe quella di una prima casa. Se i figli sono minorenni è possibile effettuare una donazione indiretta a seguito di autorizzazione del giudice tutelare. Se i figli sono maggiorenni non vi è necessità di intervento del giudice.
Le scelte di gestione sono quindi molteplici e devono essere effettuate in base alle esigenze di ogni nucleo familiare.
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