Comprare case a un euro: un progetto italiano che attira investitori da tutto il mondo

case

 Si chiama “Progetto case a un euro” e non si tratta di fake news. L’idea è nata a livello di amministrazioni locali di piccoli, ma suggestivi borghi dimenticati e a rischio spopolamento. E se nelle primissime battute d’avvio, la cosa sembrava destinata ad avere un’esigua partecipazione, con il dilagare dell’iniziativa e con l’attenzione dei media mondiali, la partecipazione ai bandi di gara ha subìto un’impennata.

Com’è intuibile, comprare case a un euro si tratta di tipologie di vendite sui generis. L’acquirente infatti si impegna in primis a ristrutturare, a proprie spese, l’immobile prescelto all’interno di una rosa di soluzioni che sta diventendo sempre più varia. Una vera e propria operazione di restyling a regola d’arte e di legge che dovrà essere realizzata in un determinato lasso di tempo. Tra le altre condizioni, il neo proprietario dovrà, per lo più, trasferire armi e bagagli in questi borghi, dove il tempo sembra essersi fermato.

Le città che hanno aderito all’iniziativa di comprare case a un euro

Tra le prime città a partire: Taranto dove a finire all’asta è stato un tris di palazzi della città vecchia. E’ seguita poi l’iniziativa di Lecce nei Marsi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, poi di Ollolai un paesino sardo del nuarese, e di Regalbuto in Sicilia.

Altro caso, sicuramente emblematico, quello del comune di Sambuca sempre in terra siciliana, dove in  provincia di Agrigento, è stato messo a segno un “colpaccio”. Con apposito bando, sono state messe in vendita più di 15 case, a base d’asta di un euro.

La CNN lancia l’ “operazione chiama Italia”

Iniziativa, quest’ultima che ha, sin da subito, riscosso un successo forse insperato. Complice forse  anche il reportage sul borgo, trasmesso sul canale “Turismo” dell’emittente televisiva statunitense CNN. Da lì, stando alle dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione comunale, è seguita una vera e propria benefica mail bombing . Tra i potenziali compratori “from all over the world”: cittadini statunitensi, argentini, arabi, cinesi, ma anche russi, francesi e britannici.

Un progetto italiano che attira investitori da tutto il mondo

E quello della CNN non è restato nemmeno un caso isolato. Infatti anche una significativa rete televisiva isolana, questa volta “made in Taiwan”, si è mossa. Il borgo siciliano è stato così invaso da una squadra di giornalisti, armati di penna, taccuino e strumenti di ripresa, per registrare questo fenomeno immobiliare davvero “chiavi in mano”, visto il costo alla portata di tutte le tasche.

Per dirla, parafrasando un noto marchio di abbigliamento: “United colors of the world”!

Consigliati per te