Comprare azioni Poste Italiane per un potenziale rialzo dl 50% e un dividendo con rendimento superiore al 4% potrebbe essere un ottimo investimento per il lungo periodo.
Sebbene lo storico a disposizione non sia molto grande, la società è stata quotata a Piazza Affari dall’ottobre 2015, possiamo andare a calcolare la probabilità che un investimento a 5, 3 e 1 anno abbia un rendimento positivo. I risultati sono riassunti qui di seguito per investimenti di diversa durata
- 5 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 100% con un guadagno medio annuo del 7% circa;
- 3 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 100% con un guadagno medio annuo del 6% circa;
- 1 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 65,5% con un guadagno medio annuo del 13,2% circa.
Possiamo, quindi, concludere che per investimenti di medio/lungo termine Poste Italiane rappresenta un ottimo strumento su cui puntare.
Anche per gli analisti che coprono il titolo la raccomandazioni media è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 15% circa.
Comprare azioni Poste Italiane per un potenziale rialzo dl 50% e un dividendo con rendimento superiore al 4%: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 26 marzo a quota 10,55 euro in rialzo dello 0,86% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è rialzista, ma sono già due settimane che le quotazioni non riescono ad avere ragione della resistenza in area 10,58 euro (II obiettivo di prezzo). Una chiusura settimanale superiore a questo livello aprirebbe le porte al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 12,45 euro.
Per un’inversione al ribasso, invece, sarebbe necessario un segnale di vendita dello Swing Indicator.
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.
Time frame mensile
La chiusura di marzo sta dando un fortissimo segnale rialzista con la rottura in chiusura mensile di area 9,61 euro. Nel lungo periodo, quindi, non si vedono grossi nubi all’orizzonte e le quotazioni puntano agli obiettivi indicati in figura. Da notare che la massima estensione al rialzo si trova in area 15,3 euro per un potenziale rialzista del 50% rispetto ai livelli attuali.
L’unico problema potrebbe arrivare dal doppio massimo in area 10,7 euro. Già in passato, infatti, le quotazioni sono state respinte da questo livello e potrebbero andare incontro alla formazione di un pericoloso doppio massimo con implicazioni ribassiste.
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