Quando abbiamo per le mani un libro e lo leggiamo quasi dimenticandoci di mangiare vuol dire che è veramente bello. O, almeno, visto che parliamo di giudizio soggettivo, ci sta appassionando. Secondo le ultime statistiche gli italiani stanno tornando a leggere. Forse anche complice la situazione attuale e le comodità del web, sta di fatto che siamo tornati un popolo di lettori. E, meno male, visto che la nostra letteratura ce la invidia il Mondo intero. Senza parlare di storia e architettura, giusto per stare in tema di letture. Commovente e appassionante si legge tutto d’un fiato questo romanzo che racconta la storia vera di un paese tragicamente scomparso. Siamo proprio in Italia, ma in una zona storicamente delicata come l’Alto Adige, o Sud Tirol nella lingua locale.
Il famoso campanile sommerso
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“Resto qui” di Marco Balzano è ambientato nella zona del famoso campanile della chiesa di Curon. Proprio quello che emerge dalle acque ed è diventato un simbolo internazionale. Come la Torre di Pisa o la Eiffel. Diciamo subito che il libro è acquistabile in tutte le sue forme, sia Kindle he cartaceo classico. Non è però la storia del campanile e di come è stato sommerso. L’autore, infatti, torna all’epoca del Fascismo e delle lotte tra locali di lingua tedesca e insediamenti italiani. C’è una famiglia protagonista, quella della piccola Trina, che cresce tra mille difficoltà e diventa moglie e madre. C’è la storia di un popolo che ha sempre sofferto l’ingerenza italiana, sentendosi più tedesco che tricolore.
Commovente e appassionante si legge tutto d’un fiato questo romanzo che racconta la storia vera di un paese tragicamente scomparso
Dallo squadrismo ai rastrellamenti, dalle scuole segrete ai partigiani e alle battaglie della Seconda Guerra Mondiale. C’è davvero di tutto in questo libro che però ha la bellezza di non allontanare mai il Lettore. Anzi, chi segue si cala letteralmente nella quotidianità e nella semplicità di queste famiglie. Travolte prima dalla guerra e poi dal progetto della diga. C’è tutta l’Italia prima, durante e dopo la guerra. Le fughe sulle montagne per sfuggire ai nazisti. Le difficoltà nel portare in tavola anche della semplice polenta. L’eterno scontro tra cittadini e politica. Il tutto raccontato con le parole di chi ha vissuto e non avrebbe voluto lasciare le terre natie. Sono poco meno di 200 pagine, ma che rischiamo di leggere tutto d’un fiato e in una sola giornata.
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