Non solo studenti universitari, ma anche lavoratori, candidati che stanno affrontando processi di selezione, studenti di scuola e di concorsi pubblici.
Insomma, non si finisce mai di studiare e sembra che non si sappia ancora come vincere l’ansia da esame.
Quando parliamo di scuola si è soliti pensare al noto film Notte prima degli esami, in cui tanti maturandi si rivedono durante le loro notti insonni.
Davanti ai libri aperti, con le pagine sottolineate, stropicciate e macchiate di caffè, chi non si è mai chiesto se è possibile affrontare un esame con serenità.
La risposta è più semplice di quanto si crede.
Leggerezza. Quella leggerezza che non è superficialità, ma un distacco efficiente. Perché si sa, l’ansia è nemica dell’efficienza.
Sedersi davanti al professore palesemente impauriti non farà altro che renderci più vulnerabili agli occhi di chi dovrà giudicarci anche sulla base del nostro standing.
Tutto dipende da noi
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Un atteggiamento sicuro genera sicurezza anche nell’interlocutore, che crederà di avere davanti uno studente che sa. Uno dei migliori trucchi per fare una buona impressione è proprio far credere di sapere.
Un’attitudine determinata e positiva metterà a proprio agio l’esaminatore e porrà l’esaminato in una posizione di fiducia in se stesso.
Talvolta gli esami non vanno come vorremmo a causa delle nostre paure e non per mancanza di studio o di conoscenza. Ognuno di noi può essere il migliore alleato o il peggiore nemico di sé.
Anche sapersi “disintossicare” dallo studio il giorno prima dell’esame è un ottimo metodo per arrivare lucidi e sicuri.
Difatti, è stato dimostrato che immagazzinare troppe informazioni in breve tempo non garantisce un loro mantenimento nella memoria di lungo periodo. Inoltre, una mente riposata permette una migliore rielaborazione dei dati e quindi una loro più corretta esposizione in caso di colloquio.
Come vincere l’ansia da esame? Ora lo sappiamo.