Come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco

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Come versare soldi ai figli? Un Lettore ha posto agli Esperti di ProiezionidiBorsa, un quesito molto articolato che alla base prevede come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco. La domanda si articola su tre scelte: prestito infruttifero, donazione indiretta e donazione diretta. Oppure eventualmente un altro metodo che permetta di versare i soldi da parte dei genitori per poter ristrutturare casa. Analizziamo le varie possibilità in cui il genitore può versare i soldi ai figli.

Come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco

Succede spesso che i genitori finanziano l’acquisto della prima casa ai figli oppure li aiutino nelle spese di ristrutturazione. In questo caso, è possibile optare per due soluzioni:

a) il genitore può versare direttamente la somma al venditore dell’immobile con assegno bancario non trasferibile o bonifico bancario;

b) il genitore può versare la somma di denaro al figlio sul conto corrente o consegnando un assegno non trasferibile. Il bonifico deve contenere una causale giustificativa, ad esempio: donazione per acquisto prima casa oppure donazione per ristrutturazione casa, eccetera.

Infatti, con il versamento della somma tramite conto corrente, bonifico o assegno non trasferibile, si evita la formalizzazione della donazione dinanzi al notaio. Si tratta in effetti di una donazione indiretta.

Quindi, come chiarito dalle Sezioni Unite della Cassazione, la donazione indiretta non necessita dell’atto pubblico, né del pagamento delle imposte che gravano su di essa. È necessario, però, specificare la motivazione del passaggio di denaro e rendere la transazione tracciabile.

Inoltre, nel successivo atto notarile (rogito) bisogna specificare che il denaro utilizzato per il pagamento dell’immobile proviene da una donazione del genitore. La stessa specifica si può inserire nel contratto di mutuo per la ristrutturazione dell’immobile.

In caso di un controllo delle Agenzie delle Entrate esiste la tracciabilità dalla donazione al pagamento dell’acquisto casa o ristrutturazione.

Comunque, il versamento sul conto corrente del figlio resta la forma più usata e conveniente riguardo la donazione indiretta. In quanto, è un’operazione trasparente ed è possibile dimostrare di non aver operato discriminazioni e leso le quote di legittimità in presenza di altri figli.

La Cassazione

La donazione indiretta, come detto, è esente da tassazione. Anche se una controversa sentenza della Corte di Cassazione lascia il dubbio su eventuali controlli fiscali.

Nello specifico, la Cassazione, con la sentenza n. 13133/16 del 24 giugno 2016, ha chiarito che il contribuente che effettua una donazione indiretta può godere dell’esenzione delle imposte, solo se nell’atto di compravendita effettua espressa dichiarazione della donazione da parte dei genitori.

Donazione diretta con tassazione

Oltre la donazione indiretta, un altro modo su come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco, è la donazione diretta.

La donazione in denaro ai figli è prevista dall’art. 769 del Codice civile, che qualificando questa operazione come un contratto. In effetti, una parte porta ricchezza all’altra, con spirito di liberalità. Questo contratto richiede un atto pubblico dinnanzi ad un notaio e la presenza di due testimoni.

Si consiglia la donazione diretta, quando bisogna trasferire grosse somme di denaro ai figli.

In questo caso, la donazione in denaro è soggetta a tassazione. Fino a un milione di euro non si paga nessuna tassazione, perché opera su somme ingenti di denaro.

L’imposta di donazione è pari al 4% calcolata sulla somma donata. Paga colui che dona la somma di denaro.

Nel caso in cui la donazione avvenga tra fratelli e sorelle, il tetto soglia esente è di euro 100mila, oltre tale importo si applica l’aliquota del 6%.

Invece, nel caso di donazioni di parenti di quarto grado, non è previsto la soglia limite, è si paga su tutto l’importo l’aliquota del 6%.

Infine, per tutti gli altri soggetti si paga l’8%.

Prestito infruttifero

Il prestito infruttifero tra privati è una soluzione a cui bisogna fare molta attenzione in quanto, oltre al controllo del Fisco, bisogna considerare le tasse per il finanziamento infruttifero. Ma andiamo per gradi e analizziamo come funziona.

Il prestito infruttifero consiste in un finanziamento tra privati redigendo un contratto di prestito o una scrittura privata. Nel documento devono essere indicate tutte le generalità dei soggetti contraenti, compresi i codici fiscali. Inoltre, bisogna indicare eventuali scadenze da rispettare per la restituzione.

Ha un’importanza rilevante la causale del prestito, che serve a certificare il passaggio di denaro per un eventuale verifica.

Nel contratto si possono indicare, anche, le eventuali penali in caso di mancato o ritardo nella restituzione del prestito.

Inoltre, è importante che il contratto abbia una data certa. In questo caso, ci si può recare in un ufficio postale e far apporre un timbro su ogni pagina del contratto di prestito infruttifero.

Attenzione agli aspetti fiscali del prestito infruttifero

Bisogna fare molta attenzione, perché un prestito tra privati potrebbe avere impatti fiscali.

Il prestito, infatti, eroga interessi e il guadagno, derivato dalla quota degli interessi, confluiscono nei redditi da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Chi riceve il prestito, invece, non può detrarre gli interessi passivi ai fini IRPEF.

Inoltre, nel caso di registrazione del contratto, bisogna pagare un’imposta di bollo di 16 euro per ogni quattro pagine del documento. È richiesta anche una tassa del 3% sull’intero importo erogato.

Il pagamento deve avvenire entro venti giorni dalla stipula del contratto. Nel caso il contratto prevede delle garanzie, bisogna pagare ulteriori due imposte (di registro pari all’1% o ipotecaria del 2%).

Nel caso di contratto per corrispondenza non è necessaria la registrazione, perché si tratto di un atto redatto in forma epistolare spedito direttamente da un contraente.

Chi riceve il contratto, a sua volta lo dove ricopiare in modo integrale, firmare e rispedire al mittente.

In questo caso, la tassa di registrazione è pagata solo se il contratto è depositato in cancelleria giudiziaria.

Per le somme superiori a mille euro, il trasferimento in denaro deve avvenire tramite bonifico o assegno non trasferibile, questo per rispettare le norme antiriciclaggio.

Anche per prestito infruttifero, è consigliata la tracciabilità di tutte le operazioni e la possibilità di dimostrare il passaggio dei soldi, ad esempio, per acquistare casa o ristrutturarla.

Rinuncia a riavere i soldi prestati

Quindi, il prestito infruttifero è un altro modo su come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco. Tra l’altro, i genitori che scelgono questa modalità per versare i soldi ai figli possono operare la rinuncia a riavere la somma. Questo, però, è possibile solo attraverso un contratto scritto (serve a tutelare il debitore) indicando la formula chiamata “remissione del debito”, specificando l’importo del prestito e la data certa.

Abbiamo elencato le varie modalità su come versare soldi ai figli per acquisto casa o ristrutturazione ed evitare il controllo del Fisco. Prima di effettuare ognuna di queste operazioni è consigliato valutare i pro e i contro. Se ci sono dubbi sull’operazione e l’entità della somma da versare, è meglio rivolgersi ad un professionista del settore.

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