Non sempre ereditare un qualcosa da un parente è una cosa buona. Questa affermazione può riguardare una eredità con molti debiti e molte passività, ma può riguardare anche eredità attive, con case e fabbricati per esempio. Per via di una normativa italiana rigida e particolare, e per via di burocrazia e tassazione, a volte sono più le “rogne” che l’utile. Su un immobile gravano le tasse e queste passano dal defunto agli eredi in base alla loro quota.
Un immobile ereditato da più persone finisce in comunione, nel senso che tutti sono proprietari per la loro quota e nessuno può fare nulla senza il consenso degli altri. Ma le soluzioni per dirimere queste situazioni esistono e possono essere sfruttate facilmente da tutti quelli che si trovano in situazioni del genere.
Come vendere la casa ereditata anche se gli altri eredi non vogliono e quando si ottiene una parte dell’eredità perfino con sorteggio da parte del giudice
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La casa di un genitore ereditata da 3 fratelli che non hanno bisogno di un tetto dove vivere è senza dubbio un caso assai diffuso. Senza considerare l’elemento affettivo che può riguardare la casa di un genitore, o l’elemento patrimoniale dell’immobile, a volte sono di più i problemi che i vantaggi.
Una persona che non paga l’IMU sulla propria casa, per esempio, sull’immobile del genitore che diventa la sua seconda casa, l’imposta dovrà essere versata. Senza considerare, poi, che un immobile in più aumenta le dotazioni patrimoniali e reddituali di chi ne entra, anche se solo in quota, in possesso. E si potrebbero perdere sussidi, indennità e Bonus per via di questo lascito.
Per questo può capitare che uno dei fratelli eredi voglia vendere la casa ereditata. Stando ai dettami normativi, se gli altri due non vogliono, la vendita è difficile, anche se non impossibile, come invece molti credono.
Cosa si può fare e come
L’opposizione alla vendita di una casa da parte di uno o più eredi è una situazione che ingessa eventuali progetti di vendita, ma che non li impedisce. Nonostante in casi simili si forma in modo automatico una comunione ereditaria, il come vendere la casa ereditata ha almeno 3 soluzioni.
La via più semplice è l’accordo tra eredi. In questo caso nessun legale o notaio è necessario. Basta accordarsi sul da farsi e alienare il bene dividendosi gli utili.
La seconda via si chiama retratto successorio. In questo caso l’erede che vuole vendere la sua quota sulla casa ereditata dagli altri due, fissa il prezzo, trova l’acquirente, ma informa tramite notifica postale con ricevuta di ritorno, gli altri eredi di tutto questo. Gli altri titolari della casa, infatti, hanno il diritto di prelazione (da esercitare in 60 giorni dalla notifica). Ossia, comperare la quota al posto dell’acquirente allo stesso prezzo che il cedente aveva stabilito con quest’ultimo.
Senza accordo non resta che la via giudiziale. Chi vuole vendere la casa, infatti, può rivolgersi al giudice per eliminare la comunione. Il giudice inizia con l’individuare i beni ereditari. Nel caso si possano vendere tutti i beni, li alienerà e ripartirà nelle quote legali spettanti i soldi a tutti gli eredi. Le quote vengono stabilite dal giudice se gli eredi le hanno differenti gli uni dagli altri. Se invece sono uguali, sarà tramite sorteggio che il giudice le assegnerà.
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