Come vedere i contributi INPS senza recarsi dal Patronato

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In vista della maturazione dei requisiti per la pensione, molti lavoratori per non incorrere in brutte sorprese sono chiamati a verificare la propria posizione assicurativa presso l’INPS. L’obiettivo in tal caso è infatti quello di verificare che tutte le annualità dei contributi previdenziali siano state non solo versate. Ma anche correttamente registrate dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

In genere per le verifiche il lavoratore si rivolge ad un Patronato, ma in realtà la posizione previdenziali si può verificare non solo in proprio ma anche comodamente online. Vediamo allora come.

Come vedere i contributi INPS senza recarsi dal Patronato

Nel dettaglio, l’INPS allo scopo mette a disposizione un documento che permette di controllare e di verificare i contributi versati. Si tratta, nello specifico, dell’estratto conto contributivo che il lavoratore può chiedere chiamando il contact center dell’Istituto di previdenza. E quindi senza che sia strettamente necessario recarsi dal Patronato.

Un’altra possibilità

In più, su come vedere i contributi INPS c’è allo stesso modo l’estratto contributivo online. Ovverosia il documento digitale che si può acquisire accedendo al portale dei servizi online tramite le credenziali. Ovverosia utilizzando un’identità digitale a scelta tra il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). La Carta d’Identità Elettronica (CIE). Oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Qual è l’anzianità contributiva per andare in pensione

Inoltre, per andare in pensione l’anzianità contributiva richiesta varia. In ragione del tipo di prestazione INPS alla quale si ha diritto ad accedere. Per esempio, attualmente per la pensione INPS di vecchiaia servono almeno 20 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

Con l’Opzione Donna serve un’anzianità contributiva pari a 35 anni. Mentre per la Quota 102 si sale a ben 38 anni di contributi versati. Per l’Ape Sociale invece, in base alla categoria nella quale si rientra, possono servire da un minimo di 30 ad un massimo di 36 anni di contributi.

Quando servono più di 40 anni di contributi per andare in pensione

Ci sono inoltre misure di accesso alla pensione che richiedono oltre 40 anni di contributi versati. Come per la pensione anticipata ordinaria che, senza vincoli di età, permette di ritirarsi dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. E 41 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati per le donne. Così come servono ben 41 anni di contributi per l’accesso alla pensione precoci. Ovverosia per coloro che, rientranti nelle categorie dell’Ape Sociale, su un totale di 41 anni di contributi versati almeno un anno è maturato prima del compimento del 19esimo anno di età.

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