Come utilizzare ed essiccare in modo sicuro l’alloro

alloro

Non sbagliavano i romani a ritenere l’alloro sacro, pianta sempreverde, a seguito della leggenda di Apollo e Dafne. Da secoli si ritiene miracoloso per gli effetti depurativi e digestivi, ma anche per attenuare i dolori reumatici.
Per mantenere le sue fantastiche qualità e proprietà proponiamo dei consigli su come utilizzare ed essiccare in modo sicuro l’alloro.

È impiegato sia per i decotti, facendo bollire un po’ d’acqua con le foglie e la buccia di un limone, sia nei liquori alcolici da degustare a fine pasto.
Non molti sanno che è usato nel sugo per togliere l’acidità della salsa senza variarne il sapore ed in modo del tutto naturale. In linea generale troviamo le sue foglie negli involtini, nelle zuppe e come condimento nelle verdure. Sono commestibili anche le sue bacche, fortemente antiossidanti e antinfiammatorie, di colore nero, si possono recuperare nei mesi autunnali, dopo averle essiccate si realizzano ottime tisane ed olio per massaggi.

Metodi di essiccazione

È sempre meglio scegliere una pianta biologica, non trattata, e prendere le foglie più sane e belle la mattina, dopodiché pulire con acqua e bicarbonato.

Una volta asciugate le foglie per bene saremo pronti a farle essiccare. I procedimenti più consueti sono:

  • in forno, per pochi minuti a 180°, stando attenti a separare bene le foglie disponendole alla giusta distanza in una teglia con della carta forno, oppure a circa 40° per più tempo;
  • al microonde, a 300 W per un paio di minuti;
  • in un luogo privo di umidità, ad esempio un armadio o la dispensa, avvolte in un tovagliolo o nella carta di giornale, lontano dalla luce solare. Saranno secche in 2 settimane.

Bisogna comunque controllare periodicamente le foglie, in base alla grandezza potrebbero seccare prima o dopo.

Conservare nel modo adatto

Come utilizzare ed essiccare in modo sicuro l’alloro e custodirne le foglie è spiegato in questo articolo.
Tenere conto che l’alloro assorbe gli altri odori, assicuriamoci dunque che sia lontano da altre essenze e alimenti. Utilizzare nell’arco dei 12 mesi, quindi scrivere sempre la data di scadenza.

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