La lingua non è certo matematica. Le parole, al contrario dei numeri, talvolta possono ingannare. Quindi dobbiamo muoverci cautamente se vogliamo usarle nel modo giusto.
Il vocabolario può aiutarci, ma non sempre. Ci sono parole che conservano un’ambiguità anche davanti alle leggi della grammatica.
È il caso di “ovvero”. La congiunzione, infatti, sin dai tempi di Dante, viene utilizzata arbitrariamente con due accezioni differenti: come sinonimo di “o” e come sinonimo di “cioè”.
Rivolgendoci alle norme lessicali e allo studio dei testi, vediamo come usare ovvero nel modo corretto – se ne esiste uno.
Come usare “ovvero” nel modo corretto: l’ambiguità della lingua
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Il vocabolario Treccani, fonte autorevole in materia, al lemma relativo alla parola ovvero dice: “forma rafforzata della congiunzione “o”. Solo dopo aggiunge che si può usare anche col senso di “ossia”, “cioè”.
La polivalenza è dunque giustificata dalla lingua italiana. Non per questo, però, la parola non genera equivoci.
Il problema dei testi normativi
Nei testi legislativi, spesso si ha a che fare con “ovvero”, così i giuristi devono interpretare l’uso della congiunzione per applicare correttamente la legge.
Per esempio, la norma che legifera sul delitto colposo dice che si verifica per “negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi”. Se in questo caso è intuibile l’uso esplicativo, in altri casi l’intenzione non è così evidente.
Tant’è che, per intervenire circa l’uso di “ovvero” in un passo del “Decreto Ronchi” del 1997, venne chiamata in causa la Corte di Cassazione. In quel caso, la Cassazione stabilì che la congiunzione valeva come “cioè”.
Una campagna contro l’uso di “ovvero”
La questione può infittirsi (anche di parecchio). Alcuni testi normativi presentano un alto tasso di ambiguità a causa dell’uso – anche plurimo – di ovvero.
Per esempio: “la reazione ad un’aggressione commessa […] ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi con violenza alle persone […] ovvero con minaccia”. Come interpretare la parola in questi casi?
I linguisti, da anni, stanno mettendo in guardia i giuristi sull’uso pericoloso della parola. Alcuni si stanno letteralmente battendo per eliminare ovvero dai testi normativi. Questo perché non esiste regola precisa che ci dica come usare “ovvero” nel modo corretto, visto che entrambi i modi correnti lo sono.
L’ambiguità interpretativa è insita nella parola. Forse, allora, è meglio andarci cauti, ovvero evitarne l’uso, ovvero limitarlo.