Trovare lavoro non è facile a 18 così come a 50 anni. Spesso viene richiesta esperienza nella mansione ma i limiti di età non rendono possibile ottenerla. Ci si imbatte nel cosiddetto “paradosso del permesso”: si cerca esperienza ma non è possibile fare esperienza se non si lavora. Stesso circolo vizioso per i cinquantenni in cerca di lavoro con un bagaglio di esperienza ma con difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro. Oltre a cercare un’occupazione provvisoria con dei lavori estivi, potremmo puntare ad un posto a tempo indeterminato.
Come trovare lavoro e persino un posto fisso, a 18 anni come a 50, anche senza esperienza grazie a questa strategia
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Con queste premesse, è realmente difficile trovare lavoro. Negli ultimi tempi però, molti hanno preso in mano la propria carriera. Molti sono diventati soggetti attivi, non più in balia dei recruiter. Hanno, cioè, iniziato a fare personal branding.
Cos’è il personal branding?
Potremmo tradurlo come creare un marchio, un brand di noi stessi. Ogni lavoratore ha delle competenze professionali specifiche ma soprattutto delle importantissime soft skill. Queste abilità sono valutate come fondamentali dai responsabili di selezione. Ecco di seguito quali soft skill potrebbero addirittura colmare l’assenza di esperienza per un giovane lavoratore:
- capacità comunicativa;
- problem solving, ossia l’attitudine a trovare soluzioni. L’imprenditore vuole chi gli dia soluzioni non chi ponga questioni;
- adattabilità al cambiamento: ciò non significa accettare un demansionamento ma essere multitasking;
- propensione all’apprendimento e alla formazione.
Queste skill saranno parte del nostro brand da promuovere in modo da trovare più rapidamente lavoro.
Il curriculum vitae
Molte aziende chiedono il formato europeo. Per molti il curriculum sarà lungo alcune pagine che tedieranno il recruiter. Affianchiamolo dunque ad una presentazione su chiavetta USB con dei progetti svolti in precedenza. Se volessimo candidarci per un posto nel settore dell’informatica o nel marketing diamo prova di ciò che sappiamo fare. Un’alternativa alla chiavetta è la creazione di un codice QRcode come incipit al curriculum vitae. In questa piccola presentazione di noi stessi dovremo esser concisi, non proporre muri di testo che annoiano il selezionatore.
I social media
Se gestiamo bene questo punto probabilmente riceveremo delle proposte direttamente dalle aziende. La nostra reputazione online dovrà essere impeccabile, pertanto, evitiamo foto e video imbarazzanti sulle nostre pagine personali. Utilizziamo la stessa foto, medesima grafica, colori e mood per tutte le pagine social proprio come fanno le aziende con i loro brand. Scriviamo contenuti precisi ed interessanti. Pensiamo a questi ultimi come il mezzo per comunicare con i recruiter e poter dire ciò che in pochi minuti di colloquio non si riesce ad esprimere.
Creare un brand di noi stessi
Poniamoci queste domande:
- in cosa sono bravo?
- in cosa sono molto veloce?
- l’azienda da cui vorrei essere assunto, perché dovrebbe scegliermi?
- cosa cerca esattamente l’azienda e qual è il core business?
Non dimentichiamoci di tenere aggiornati i nostri account Linkedin, Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest.
Ecco cosa dovremo iniziare a fare, come trovare lavoro e persino un posto fisso.
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