Avere un conto corrente ormai è quasi una necessità se si pensa all’intensificarsi della lotta al contante da parte del Governo per contrastare l’elusione fiscale. Ma anche uno strumento comodo e vantaggioso per gestire il proprio denaro. Con l’apertura di un conto corrente il suo titolare infatti può provvedere a depositare e a gestire i propri soldi in massima sicurezza. Inoltre si può accedere a numerosi servizi bancari, come versamenti, prelievi, la domiciliazione delle bollette, il trasferimento di denaro da un conto all’altro.
Ad esempio si può fare un bonifico in contanti istantaneo anche di domenica in banca o Posta. Grazie ai suoi numerosi vantaggi, è una prassi diffusa avere un conto cointestato, soprattutto per coloro che intendono gestire insieme i risparmi e le spese. Aprire un conto cointestato inoltre può essere vantaggioso perché consente di pagare le spese per la tenuta di un conto soltanto. Il conto può essere intestato tra due o più parti anche senza alcun vincolo di parentela e si può scegliere tra la soluzione a firma disgiunta o congiunta.
Conto corrente a firma congiunta o disgiunta
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Quando si decide di aprire un conto cointestato si può optare tra le suddette soluzioni che andranno ad impattare sulla capacità operativa dei titolari. In particolare qualora si scelga il conto a firma congiunta, per tutte le operazioni sarà necessaria la firma di tutti i titolari del conto corrente. Mentre nell’ipotesi in cui si scelga la soluzione a firma disgiunta ogni titolare può svolgere le operazioni bancarie senza l’approvazione degli altri contitolari. La scelta è personale e talvolta si potrebbero determinare situazioni spiacevoli, soprattutto quando il conto è a firma disgiunta. In questo caso infatti ciascun titolare può operare autonomamente e nulla impedisce che uno dei cointestatari possa prelevare una somma superiore alla propria parte.
Come togliere il proprio nome dal conto cointestato per non avere problemi
Nonostante si presuma che il conto cointestato sia in comproprietà, la banca non può impedire ad uno dei contitolari di prelevare oltre la sua quota. Ciò in quanto non è responsabile di eventuali indebiti e può chiedere a ciascun contitolare del conto il pagamento del debito eventualmente lasciato sul conto. Tuttavia l’altro cointestatario potrà agire nei suoi confronti provando la proprietà dei soldi e chiederne la restituzione. Pertanto se i rapporti tra i cointestatari del conto corrente non sono più idilliaci, come bisognerà comportarsi? Come togliere il proprio nome dal conto cointestato? Sarà necessario darne comunicazione alla banca a mezzo racc.ta A/R o PEC, esprimendo la propria volontà di recedere dal contratto. Qualora si intenda prelevare la propria quota depositata sarà necessaria la convocazione anche dell’altro cointestatario.
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