L’autunno e il calo delle temperature si sono manifestate ampiamente nell’ultimo weekend. Non a sorpresa, ma quasi, si è passati in pochi giorni dalle maniche corte ai primi giubbini, neanche troppo leggeri, soprattutto nelle ore serali. L’acqua e il cielo grigio sono state le protagoniste del fine settimana un po’ in tutta Italia. Anche il Sud ha salutato l’estate, purtroppo con diversi danni dati dalle copiose piogge.
Si avvicina sempre di più il cambio di stagione. Qualcuno si è già portato avanti guardando le previsioni a medio termine. Qualche altro aspetta ancora, sperando di rimandare il momento per un ulteriore innalzamento della temperatura. I più previdenti lasciano uno spazio dove collocare quei vestiti utili proprio in questo momento. Quelli che possono andare bene per i primi caldi o viceversa per i primi freddi.
In tutto questo, sono tornate prepotentemente le camicie. Alcuni hanno la fortuna di poterle abbandonare nei mesi estivi, altri, invece, hanno l’obbligo di indossarla anche con temperature torride. Se per i secondi, dunque, cambia poco, invece per i primi lo stravolgimento potrebbe essere notevole. Dover tornare a pensare di lavarle, stenderle e stirarle. Magari quattro o cinque nel corso della settimana. Un incubo per molte donne che si trovano “costrette” a prepararle per i loro mariti e compagni.
Come stendere le camicie dopo il bucato per averle perfette senza stirarle
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Esistono dei piccoli trucchi per cercare di stendere una camicia, dopo il bucato, nella maniera miglior possibile per facilitare poi la stiratura. Non solo, se applicati bene, potrebbe anche non richiederla.
Innanzitutto, sarebbe buona cosa, inserire nella lavatrice qualcosa che tutti abbiamo in casa.
Successivamente si dovrebbe procedere in questo facile modo, partendo da una semplice domanda. A che temperatura si lavano le camicie? Tra i 30 e i 40 gradi è la risposta condivisa da molte massaie. Inoltre, bisognerebbe pretrattare alcune parti, colletto e polsi soprattutto, con uno smacchiatore fai da te da preparare unendo bicarbonato e sapone di Marsiglia. Oppure, scegliendo il prodotto migliore in commercio.
Dopodiché, per evitare che la camicia si pieghi in maniera complessa, bisognerebbe evitare o limitare l’utilizzo della centrifuga. La soglia entro cui rimanere dovrebbe essere quella degli 800 giri al minuto. 600 potrebbe essere il consiglio migliore.
Dopo averla lavata, scopriamo come stenderla correttamente
Il primo consiglio è di non usare le mollette, onde evitare che queste lascino dei segni che solo il calore del ferro da stiro può rimuovere. Quindi sarebbe meglio dotarsi di apposite grucce, magari in legno o di altro materiale robusto, per distribuirne al meglio il peso.
In particolare, dopo aver allargato bene maniche e polsi, sono le spalle a dover trovare la giusta collocazione sulla gruccia. In modo che l’estremità coincida perfettamente con la cucitura che unisce le due estremità.
Se dovessero persistere delle pieghe, potremmo prendere uno spruzzino, riempirlo d’acqua e aggiungere una goccia di ammorbidente. Mescolare bene e andare a mettere questa soluzione nei punti più critici. Senza bagnare troppo il tessuto.
Così facendo, quando la camicia sarà asciutta, potrà essere subito indossata e davvero in pochi noteranno che non è stata stirata. Abbiamo spiegato, dunque, come stendere le camicie dopo il bucato per averle perfette anche senza la necessità di utilizzare il ferro.
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