Quando si diventa genitori si comincia a scoprire un mondo nuovo, fatto di pappe, pannolini, latte, ciucci e domande.
Una delle domande cui la maggior parte dei genitori pensano -e pochi dicono- riguarda la statura del proprio figlio.
Ci si chiede, insomma, come si vede se un bambino può diventare alto da grande.
Seguono, poi, una serie di analisi sull’albero genealogico alla ricerca del parente più alto e come egli sia collegato direttamente nella linea ereditaria dei geni.
Noi di ProiezionidiBorsa vi sveleremo uno dei metodi attraverso cui è possibile calcolare l’altezza prevista del bambino una volta diventato adulto.
Analisi genetica
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Innanzitutto, è bene sapere che il fattore principale che determina l’altezza finale del bambino su un livello genetico è l’altezza dei genitori.
Dunque, è confermato da una serie di studi scientifici che la genetica è una componente determinanti ai fini della definizione dell’altezza.
Ma se è vero che l’eccezione conferma la regola, è necessario considerare anche l’epigenetica, ossia tutto ciò che accade nei primi anni di vita del bambino in relazione alle sue cellule.
Nello specifico, in questo periodo di vita che va dal concepimento ai primi anni d’età dell’infante, può cambiare l’espressione dei geni, andando a determinare un nuovo fenotipo.
Quest’ultimo rappresenta l’insieme dei caratteri morfologici e funzionali di un essere umano e si differenzia dal genotipo, ossia il nostro asse ereditario.
Inoltre, anche l’alimentazione e lo sport possono giocare un ruolo importante.
Nel primo caso, si è dimostrato come l’assunzione di proteine durante i primi anni di vita può contribuire al fattore crescita. Nel secondo è certo che praticando sport di elevazione rispetto ad attività di pesistica può essere un valido aiuto in più.
Calcoli matematici
Ma alla domanda “Come si vede se un bambino può diventare alto da grande?” Si può rispondere anche in termini matematici.
Esiste, infatti, una formula detta “Formula di Tanner” che permette di calcolare la probabile statura che avrà il figlio o la figlia da adulto.
È una formula che si basa sui sessi per cui, se si desidera determinare l’altezza di un maschietto si dovranno sommare la statura della mamma più quella del papà; successivamente sommare a questo risultato 13 e poi dividere per 2.
Se l’obiettivo è conoscere la statura di una femminuccia, alla somma delle altezze dei genitori si dovrà sottrarre il 13 e poi dividere per 2.
Questa formula determina il bersaglio genetico: indica un valore di potenzialità del bambino rispetto alla sua evoluzione in età adulta ed è approssimativo.
Inoltre, è possibile valutare le tabelle relative ai percentili di crescita. Esse indicano le curve di crescita rappresentative della popolazione pediatrica, suddivise per età.