I giardinieri professionisti che si occupano di manutenzioni pubbliche e private ce lo dicono sempre. L’irrigazione manuale con l’annaffiatoio o con il tubo e le pistole, è indicata per un giardino di piccole dimensioni o se si ha molto tempo libero.
È una scelta molto impegnativa che offre due vantaggi. Si fa da soli e ci dà la possibilità di monitorare continuamente lo stato di salute delle nostre piante.
Ma se siamo fuori tutto il giorno per lavorare e abbiamo poco tempo libero e vogliamo trascorrerlo in piscina invece che con una canna in mano, affidiamoci all’irrigatore. Vediamo oggi come non impazzire con tubi, docce, elettrovalvole e centraline. Ecco come si sceglie l’irrigatore automatico per il giardino.
Prima di installare, progettiamo
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Progettare, realizzare e far funzionare un impianto del genere spesso richiede il consiglio di un amico più esperto. O la consulenza di un professionista.
Il nostro spazio dovrebbe essere suddiviso in zone come prato, aiuole e siepi perché l’impianto possa funzionare bene. E dobbiamo saper collocare correttamente gli irrigatori, che vanno sistemati lungo il perimetro del giardino. Se si hanno siepi, è indispensabile creare una zona gocciolante e un pozzetto centrale per la zona elettrovalvole.
Come si sceglie l’irrigatore automatico per il giardino
Le elettrovalvole dovrebbero essere collocate una per zona. Vanno collegate alla centralina per programmare tempo e frequenza delle innaffiature.
I vantaggi di questo tipo di irrigazione automatica sono evidenti. Non serve nessun tipo di impegno da parte nostra. E abbiamo la certezza che le nostre piante non resteranno mai all’asciutto quando siamo via per il week end.
È importante disporre la centralina in un luogo asciutto e riparato. Facciamo, ora, una ulteriore, piccola spesa. Un sensore di umidità che bloccherà l’irrigazione quando piove. È ridicolo, oltre che poco etico, veder partire gli irrigatori quando diluvia.
Quando il tablet diventa un telecomando
Ci sono in commercio ottime valvole cordless bluetooth che si controllano automaticamente e senza fili, con un’app. Il telecomando sono il nostro iPad o uno smartphone. Sono perfetti, per bagnare aiuole e siepi, gli irrigatori che si possono interrare e non aspirano terra e radici.
Diamo un’occhiata alle centraline che funzionano anche loro con tecnologia WI FI e ci assicurano programmazioni facili e flessibili. Attenzione, però, ai fili elettrici rivestiti di gomma in giro sul terreno. Non ci si può credere, ma vanno a rosicchiarli i topolini selvatici.