Come si fa ad azzerare liti e spese di condominio? Chi non ricorda le estenuanti riunioni di condominio del ragionier Fantozzi? Delle vere e proprie maschere all’italiana che fotografavano realtà di vita, in cui molti non avranno fatto fatica ad immedesimarsi. Cosa è cambiato invece oggi, a distanza di solo qualche lustro, da quella serie televisiva di successo?
A detta di chi si trova quotidianamente alle prese con le divergenze tra condòmini, la risposta è poco o nulla. Mettere d’accordo una congerie di persone su questioni che hanno risvolti diretti sulle proprie finanze, non è cosa da poco. E quindi faide a nastro sono questioni, purtroppo, sempre all’ordine del giorno. Ma esistono dei condomìni di nuova generazione che sembrano fornire soluzioni impensabili anni addietro. Vediamo quindi come si fa ad azzerare liti e spese di condominio.
Il cohousing
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Con il termine “cohousing”, preso in prestito dall’inglese, ci s’intende riferire a strutture condominiali condivise. E fin qui non sembra niente di così nuovo, visto che il condominio, da che mondo e mondo, si caratterizza per la commistione di spazi di proprietà esclusiva e di spazi comuni a tutti. A tale riguardo, si pensi alle scale, agli androni d’ingresso, ai vani ascensore, alle aree verdi, ai parcheggi e via di questo passo.
Il primo elemento di rilevante novità riguarda proprio gli spazi destinati all’uso collettivo. Dagli anonimi e spesso pure malandati spazi comuni, si è passati a dei veri e propri spazi attrezzati. I residenti in “cohousing” possono così fruire di un’amplia gamma di zone conviviali. Si può quindi andare dalle lavanderie, agli spazi per l’accoglienza di eventuali ospiti, fino ai laboratori per il fai da te e agli spazi gioco per i più piccini. Se il condominio ha più “stellette” si possono trovare anche palestre, piscine, internet cafè, biblioteche e chi più ne ha, più ne metta. Ma chi paga per tutti questi servizi aggiuntivi?
Come si fa ad azzerare liti e spese di condominio
Veniamo ora ai problemi di portafoglio. La mission che anima questi condomini è fare comunità. Le aree multiservizi anzidette sono infatti finalizzate ad incentivare la socialità e la relazione. Per cui, se le persone, in prima battuta, sono estranee, poi possono entrare in relazione anche ai fini di una gestione efficace delle aree comuni.
E sta qui il secondo valore aggiunto dei condomìni che sperimentano il cohousing. Le persone cioè, in una sorta di moderna agorà gestiscono tra loro le aree comuni, senza alcuna gerarchia verticale qual è quella tra amministratore e condòmini.
Questo tradotto in termini di “vile” denaro si tradurrà in impegni che i singoli si assumeranno a beneficio di tutti. Per cui ci sarà chi si incaricherà del taglio delle siepi, chi organizzerà gruppi di acquisto solidale di beni di prima necessità chi metterà a disposizione il proprio mezzo di trasporto, chi predisporrà i turni di pulizia delle scale. Ma l’elenco potrebbe continuare a dismisura. Insomma una sorta di apoteosi dei rapporti di buon vicinato, perché a dirla con le parole di Umberto Tozzi, “gli altri siamo noi”.