Come si dovrebbero utilizzare le vaschette in alluminio e la carta stagnola

vaschette alluminio

L’alluminio è un metallo presente sulla crosta terrestre e, in certe dosi, anche nei cibi che consumiamo. Esso, però, trova largo impiego anche nel settore alimentare. Infatti viene utilizzato per realizzare diversi utensili e recipienti destinati a stare in contatto diretto con gli alimenti, come ad esempio le vaschette monouso e la carta stagnola.

Questi ultimi sono impiegati principalmente per il confezionamento e la conservazione degli alimenti, e sono molto comodi per certi aspetti. Oltre ad essere pratici, infatti, essi offrono una barriera nei confronti di agenti esterni come l’ossigeno, l’umidità ed altri agenti contaminanti.

Nonostante questi vantaggi, però, anche le vaschette ed i fogli di carta stagnola potrebbero nascondere delle insidie. Nelle prossime righe cercheremo di fare chiarezza, evidenziando quali potrebbero essere i rischi di un utilizzo erroneo. Infine vedremo anche come leggere correttamente le etichette riportate sul retro delle confezioni per scegliere ed acquistare in maniera più consapevole.

Come si dovrebbero utilizzare le vaschette o altri utensili in alluminio

Stando ad alcuni studi pubblicati dal Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA), la conservazione e la cottura di cibi all’interno di tali recipienti dovrebbero essere condotte con attenzione.

Riprendendo alcuni studi effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, il Comitato ha evidenziato come l’alluminio potrebbe migrare negli alimenti e portare ad un aumento della dose massima stabilita. Le analisi sono state condotte su 48 tipologie di preparazioni cotte e/o conservate in pentolame, barattoli, vaschette e film monouso in alluminio. Valutando la cessione del metallo, e combinandolo con le quantità naturalmente presenti negli alimenti, si sarebbe osservato un incremento, seppur modesto, della sua assunzione.

Questa maggiore esposizione potrebbe comportare dei rischi per la salute, in particolare però nei bambini, nelle donne in gravidanza e nei soggetti chi avrebbero problematiche ai reni.

Tuttavia è importante precisare che il rilascio dell’alluminio sarebbe condizionato non solo dalle modalità d’uso, ma anche da altri fattori, come la temperatura, il tempo di conservazione e la composizione stessa dell’alimento. Infatti ricordiamo che, la maggior parte delle volte, l’incremento potrebbe risultare talmente poco significativo da non costituire un problema per la salute. La migrazione, invece, non sarebbe da trascurare né da sottovalutare in caso di alimenti:

Diamo uno sguardo alle etichette riportate sulle confezioni

In generale, quindi, si consiglia di comprare le vaschette che riportano il simbolo del bicchiere e della forchetta. Questi ultimi, infatti, indicano che non ci sarebbe la possibilità di far entrare in contatto l’alluminio con gli alimenti. Nel caso in cui non ci fossero questi simboli, invece, si consiglia di leggere attentamente quello che viene riportato sulle confezioni per capire come si dovrebbero utilizzare le vaschette o altro.

In particolare, le etichette dovrebbero riportare sull’etichetta, in base alla natura dei contenitori, le seguenti istruzioni:

  • “non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati”;
  • “destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate”;
  • “destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore”;
  • “destinato al contatto per tempi superiori alle 24 ore a temperatura ambiente solo per i seguenti alimenti”.

Infine si consiglia di non inserire utensili e contenitori in alluminio all’interno del forno microonde o nel forno elettrico e tantomeno di posizionarli sul fuoco diretto.

Consigliati per te